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Suoni nuovi da un mondo antico
A sentimental journey into tradional music performed and described in variuos shapes.
In questo viaggio tra la tradizione popolare abbiamo toccato molte corde. Quelle dei chitarristi che si sono dati appuntamento sotto le mura di Sarzana, ma anche degli strumenti a fiato di Raffaello Simeoni, noto per la sua militanza nei Novalia, o quella degli organetti riuniti nella Piccola Orchestra La Viola diretta da Alessandro Parente che ci portano nel nostro centro sud. Ma anche le atmosfere antiche recuperate dall'ensenble francese L'Arpeggiata con solisti italiani a impreziosire un lavoro di grande qualità. Infine una tappa in Toscana, terra in cui nasce Il Popolo del Blues, con i canti interpretati e composti ex novo da Lisetta Luchini e le ninne nanne di tutte le province della regione.
VV.AA. - The Best of Acoustic Guitar Intrnational Meeting vol. 1
(La Frontiera/Cni)
www.cnimusic.it
Avvertiamo subito gli ascoltatori che non è semplice affrontare questo disco dalla prima all'ultima traccia. A parte i "duri e puri" è innegabile che il suono della chitarra acustica alla fine possa diventare ostico, se non insopportabile. E sarebbe un peccato, perchè questo disco riprende tutto il meglio della rassegna che si tiene a Sarzana, centro della Liguria ai confini della Toscana, dedicato allo strumento. Allora prendete e saltate da una traccia all'altra: e troverete un mondo di musica che prende da varie ispirazioni, dal blues di Bob Brozman, ai canti ligurti di Beppe Gambetta, al folk inglese di lusso incarnato da John Renbourn e Duck Baker. Capirete come lo strumento sia versatile, di come tanti artisti lo carezzino e lo plasmino per adattarlo alla voce e alle canzoni, ma anche agli stili. Per questo ha avuto tanto successo nella storia della musica e questo disco lo dimostra a piene mani. Ovviamente degli esecutori.
Raffaello Simeoni - Controentu
(Squilibri/Il Manifesto)
www.squilibri.it
musica.ilmanifesto.it
E' uno dei più apprezzati polistrumentisti del nostro paese. Nella sua valigia c'è letteralmente il mondo: tanti flauti di ogni dimensioni, zampogne, ma anche organetti, bouzouki. Un campionario culturale che trova poi la propria dimensione sul palcoscenico e nelle tracce dei dischi. Con i Novalia, e con lo sparring partner creativo Stefano Saletti, ci ha regalato molti momenti emozionanti culminati nell'album dal vivo "10" (Cni). Adesso ci riprova con questa prova solista recuperando la parlata della Sabina (tranne in alcuni casi come Belfast, ospite Massimo Giuntini) e il gusto delle ballate. Forse con i Novalia c'era quella energia in più che un gruppo rodato può dare, specialmente con il lavoro in comune con Saletti. Ma tolti alcuni suoni elettrici, ecco che il lavoro di Simeoni resta sui binari dell'autenticità e della forte professionalità. Si può ballare, pregare, commuoversi, divertirsi. Ci sarà sempre un signor musicista a portarci per mano e a farci sognare.
Piccola Orchestra La Viola - Arovà
(La Scatola del Vento)
www.piccolaorchestralaviola.it
Ormai l'organetto diatonico ha assunto una popolarità diffusa. La riscoperta della strumento, già protagonista di un curioso campionato mondiale che si tiene a S.Maria Nuova, paesino in provincia di Ancona, è stata in buona parte merito di alcuni solisti come il pistoiese Riccardo Tesi. Il centro Italia è la base naturale di questo strumento ed è di particolare interesse questo album autoprodotto con il contributo della provincia di Frosinone. La Piccola Orchestra La Viola è formata in gran parte da organettisti e qualche percussionista e ha come direttore un musicista raffinato come Alessandro Parente. E' lui infatti anche l'autore delle musiche proposte nell'album, ovviamente ispirate dalla tradizione locale. La voce di Antonella Costanzo dà anima a ninne nanne e danze, ma ci sono tanti ospiti a dare un tocco di colore a queste tracce. Dal già citato Tesi, a un grande intreprete vocale come Peppe Barra, il suo amico violinista Lino Cannavacciuolo e il sax di Daniele Sepe. Dunque dalla Toscana alla Campania passando per il Lazio, ecco un suono autentico e pulito.
L’Arpeggiata diretta da Christina Pluhar feat. Gianluigi Trovesi, Marco Beasley, Lucilla Galeazzi - All’Improvviso
Alpha / Jupiter Classics
www.alpha-prod.com
www.jupiterclassics.com
Qualche anno fa in questo disco si sarebbe riconosciuta la mano di Roberto de Simone. L'uso di forme antiche riviste in chiave attuale, il recupero di strumenti a corda, il gusto dell'improvvisazione. Questa breve premessa per introdurre l'atmosfera di un disco raffinato, in cui ciaccone, bergamasche, follie, passacaglie, danze in ritmo ternario tipiche dell'età tardo rinascimentale e barocca sono rilette nel duemila. La proposta è di un gruppo che ha sede in Francia, anche se con nome italiano, e di tre nostri musicisti che danno una particolare impronta al disco: i cantanti Lucilla Galeazzi, Marco Beasley e il clarinettista Gianluigi Trovesi. Quest'ultimo ci ha stupito più volte: dal jazz si è mosso abilmente verso altre frontiere (ricordiamo In cerca di cibo con Gianni Coscia per l'Ecm). Ed eccolo perfettamente a suo agio improvvisare su brani antichi e moderni, costruiti con rigore. Tra gli autori infatti troviamo Girolamo Frescobaldi e Lucas Ruys de Ribayaz, ma anche la stessa Lucilla Galeazzi (che apre il disco e la cui voce era protagonista di Lunario un bell'album uscito per la Cni) e Baesley. Il tutto diretto con mano felice da Christina Pluhar.
Lisetta Luchini - Lisetta Luchini …e compagnia
Pegasus/Semper
www.lisettaluchini.it
www.sempereditrice.it
C’è una lunga storia della canzone popolare fiorentina e toscana. Una storia con illustri personaggi che fortunatamente viene portata avanti da artisti che scelgono un repertorio strettamente imparentato con la nostra memoria. Lisetta Luchini è uno dei nomi più noti di questa nouvelle vague del canto popolare: pratese, è attiva da tempo in tutta la Toscana, canta molto del repertorio regionale, anonimo e d’autore, in primis quello dell’indimenticato Odoardo Spadaro. Oggi la cantante chitarrista ha dato alle stampe Lisetta Luchini …e compagnia . Si tratta di un album con la partecipazione di eccellenti strumentisti a partire dal sassofonista Luca di Volo, e di attori come Carlo Monni. E’una raccolta di brani tradizionali e canzoni nuove. Tolta la voglia di riascoltarsi per l’ennesima volta i classici, è da sottolineare la presenza di brani composti dalla stessa interprete. Pezzi che riprendono tematiche tipiche della vita di una volta, ma riletti in una chiave moderna.
Alfredo Altieri, Alfredo Scanzani (a cura di) - Fa' la Nanna/Ninne Nanne Toscane
Stampa Alternativa 2004
www.stampalternativa.it
La cultura musicale deve molto alle ninne nanne. La tradizione orale ha avuto in questa forma una delle cinghie di trasmissione più importanti, dato che i testi non erano semplici formule per addormentare i bambini, ma racconti di vita, specchi di situazioni perlopiù di disagio o illustrazione di credenze popolari. La Toscana è una regione dove la ninna nanna, insieme allo stornello, è ben presente nella prassi musicale di una volta. Per questo gli autori del libro (pagine 174 - Euro 10,00) hanno potuto raccogliere 300 esempi da tutte le province della regione e raccoglierli in un volume. Che si legge come un libro di poesie, dove la malinconia cede il passo allo stupore per rime e suoni combinati nei modi più strani. Oppure si leggono testi d'autore, come quelli di Giuseppe Giusti e di Vamba (Luigi Bertelli, autore del mitico Gian Burrasca) costruiti in modo più complesso. Un libro dove il passato bussa prepontemente al presente.
Michele Manzotti
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