. Marco Raparelli, Restroom and other stories

MOSTRE

Marco Raparelli, Restroom and other stories

A quanti rimproverano (e non sono pochi) all’arte contemporanea di essere troppo elitaria, riservata agli specialisti, chiusa dentro un cerchio magico di difficile comprensione, questa mostra piacerà molto.
Il lavoro del giovane artista romano Marco Raparelli infatti ha molti punti di contatto con simpatici mondi vicini a quello dell’arte – direi soprattutto con il campo del fumetto e dell’illustrazione – e predilige una rappresentazione grottesca della realtà secondo una molto personale disposizione alla satira pungente. Le sue opere su tela sono sempre costruite da un fondo grigio monocromo su cui l’autore traccia in nero tutta una galleria di personaggi esagerati, raccontati per profili essenziali eppure espressivi al massimo grado: grasse signore in vena di shopping lussuoso, corpulenti bulli di periferia, emarginati di varia natura perduti dentro nude stanze di solitudine, cani e gatti scheletrici, improbabili coppie di nudisti. Ogni attore di questo teatro viene raccontato con sguardo impietoso ma ironico.
Raparelli utilizza un segno grafico esatto ed elettrico, perfetto per raccontare attraverso scarni elementi visivi l’intera galleria di comportamenti. Una sorta di linguaggio pop asciugato da qualsiasi decorazione superflua.



Tutta una parete della galleria è riservata ad una grande installazione composta da una fittissima sequenza di piccoli disegni su carta. Qui l’abilità di disegnatore dell’artista esplode in una miriade di vignette-situazioni esilaranti in cui ritornano i soliti protagonisti dei quadri, ma questa volta colti in modo più narrativo, con qualche dettaglio in più offerto per dare maggiore respiro alle storie. Lo spirito complessivo di questi lavori di Raparelli mi ha ricordato certi fumetti – innocenti e crudeli - prodotti anni fa dal regista David Lynch.
Completa l’esposizione un cartone animato proiettato su schermo televisivo (anche qui agiscono i simpatici personaggi ciccioni, gli strani figuri di periferia), breve ma intensissimo, davvero superdivertente.

Stefano Loria


Sergio Tossi Arte Contemporanea
Via Pindemonte 63, Firenze - tel 055.2286163
mar-ven 15.00-19.00; sab 11.00-13.00/15.00-19.00
fino al 20 giugno

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