The great music of the seventies played by the best rock’n’roll band of the nineties in the historic Fillmore in San Francisco.
C’erano una volta due fratelli. Si volevano bene e avevano gli stessi gusti musicali. Decidono di formare una band e di suonare rock’n’roll infischiandosene delle mode e del music business. Per tutti gli anni ’90 i Black Crowes dei fratelli Robinson collezionano successi su successi guidando con sicurezza la band nei continui cambi di formazione ed avendo l’onore di accompagnare Jimmy Page per una serie di date in cui i nostri suonano solo canzoni dei Led Zeppelin e qualche cover blues, coronando il sogno di unire su un palco il sound hard rock inglese con il southern blues rock americano. Poi qualcosa si rompe. I fratelli non si parlano più e la band si scioglie lasciando pubblico ed i membri del gruppo orfani di quell’alchimia speciale che rendeva i Black Crowes unici. Ci vogliono un bel po’ di anni e qualche uscita solista di Chris Robinson (due dischi: il deludente ‘New Earth Mud’ ed il bellissimo ‘This Magnificient Distance’) e del fratello Rich (il frizzante ‘Paper’) perché i due appianino le divergenze ed i maligni dicono che la principale sia l’ingerenza dell’attrice Kate Hudson, inseparabile moglie di Chris e rimettano insieme il gruppo con il fido Steve Gorman alla batteria, Sven Pipien al basso, Ed Hawrysch alle tastiere ed il redivivo Marc Ford. Il tour che segue vede la band collezionare sold out ovunque. Questo DVD ci documenta il concerto al Fillmore di San Francisco e la scelta non è casuale. San Francisco è ancora oggi la città nella quale il sogno della “Summer of Love” è ancora avvertibile così nell’aria come nelle immagini in super 8 inserite nel DVD e che ritraggono la band a giro per le strade della città e per il Golden Gate Park. Il concerto dei Black Crowes è di fatto un tributo alla grande musica di fine anni ’60 e primi anni ’70: libera improvvisazione, rock e soul; e come avere sullo stesso palco Allman Brothers Band e Wilson Pickett, Faces e Lynyrd Skynyrd, Janis Joplin e Robert Plant. La band parte con ‘(Only) Halfway To Everywhere’ ed è come se suonassero già da due ore: sono caldi, fluidi, potenti tanto da lasciare sorpreso il pubblico che solo con ‘Sting Me’ pare riprendersi. Su ‘Soul Singing’, dal criticato ‘Lions’, Rich e Marc si lasciano andare ad una lunga improvvisazione molto vicina a quelle di Dickie Betts e Duane Allman, mentre il set acustico con la stupenda ‘Cursed Diamonds’ ci ricorda quanto sia bravo Chris Robinson nel trasmettere emozioni proprio come un tempo faceva Rod Stewart. Il passato ed il presente si confondono e si mescolano in un divenire continuo che rende tutto nuovo e fresco. Questo è rock’n’roll. Questo sono i Black Crowes.
Jacopo Meille
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Track list
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