God Jr. is an hallucinatory and odd novel about guilt and mourning,where imagination and painful reality meddle in a shocking plot,confirming his author Dennis Cooper one of the most important American writer.
Quando si pensa a Dennis Cooper, ci si trova subito di fronte un autore che esce decisamente dai parametri massificati dello scrittore americano contemporaneo,con quanto ciò comporta in fatto di ossequio a tendenze di stile o di vita.Losangelino di nascita e formazione,Cooper è una di quelle voci geniali della scena statunitense che ad ogni lavoro ci offre storie scomodissime attraverso una scrittura tanto scura quanto pulita e lucente.I suoi testi in prosa e in poesia raccontano di sesso,feticismo,droghe,rock stars,sparatorie a scuola,amore e morte,aprendosi a tutti gli aspetti del desiderio e piombando nelle profondità dei tabù sociali.Nello stesso tempo il lavoro di Dennis Cooper è temperato da improbabili momenti della commedia e da un amore eternamente adolescenziale per la musica.
In God Jr. (ultimo suo romanzo uscito per la Grove Press nell’agosto 2005) Dennis Cooper è ancora fascinosamente turbato dal mondo degli adolescenti,dai loro territori immaginativi.Il vero,unico protagonista di God Jr.,benché morto,è il diciassettenne Tommy;l’io narrante,suo padre Jim,altro non è che la propaggine narrativa con cui vive e si manifesta ancora Tommy.Jim è un tipo comune che lavora in una società che confeziona abiti per bambini,impresa fondata da un veterano del Vietnam e per sua volontà tutti gli impiegati sono disabili.Al lavoro lui e i colleghi hanno la radio sempre sintonizzata su una stazione di vecchi classici rock.Jim si sente responsabile per la morte del figlio Tommy in un incidente stradale,fa costruire per lui un monumento nel giardino di casa,si finge paralizzato dalla vita in giù e finisce per essere ossessionato dal videogame amato dal figlio.In God Jr. la narrazione segue tre scansioni (‘compiacere le masse’,’logica riparatrice’,’lo scarabocchio infantile’),corrispondenti a tre stati di coscienza di Jim stordito dalle canne e dal dolore del lutto.Sono tre passaggi successivi di percezione verso la calata definitiva nell’antro immaginifico del videogioco.Quasi metà della storia si svolge dentro il videogame,come a realizzare il desiderio della moglie di Jim,Bette : “speravo che ti trasferissi un po’ più lontano.Tipo in un’altra dimensione”.
God Jr. è un libro sulla morte,sul lutto,sulla paura di sopravvivere alla morte altrui,su come brancoliamo all’interno del nostro dolore e quanto andiamo alla ricerca di mondi-rifugio.Tutto questo potrebbe anche non essere nuovo.Ma è straordinario il modo in cui Dennis Cooper ce l’ha raccontato.Ha tessuto un’intelaiatura narrativa calandola in quella metà oscura della nostra mente che prende il sopravvento nelle circostanze psicologicamente più difficili.E’ quella zona di non ritorno in cui si gioca tutta la partita,senza più controllo ne’ salvagente.E’ una partita che viene immancabilmente persa non vale l’interazione con i personaggi del videogame o i tentativi di alzarsi e stare in piedi,perché lo stordimento delle immagini aumenta solo lo stordimento portato dal dolore.
La scrittura di Dennis Cooper-piana e diretta,sinceramente tenera e al tempo stesso devastante- ci conduce attraverso un mondo refrattario a qualsiasi forma di amore.Un mondo in definitiva “enorme e disorganizzato e per niente divertente”,un mondo in cui nulla possa rendere felici.Cooper ci racconta proprio la confusione e il dolore che regnano sovrani nel mondo di Jim e Tommy;davvero emblematica per questo è la loro condizione al limite dello regolamento affettivo e sociale.Sarà con ciò che Cooper si è conquistato la definizione di ‘genio maledetto’ dell’odierna scrittura americana,che come Genet o Celine mette in scena il rovesciamento dei comportamenti individuali in termini di etica.
“Secondo te perché gli Ufo non atterrano mai?Perché i fantasmi non ci vengono a parlare?”
Elisabetta Beneforti
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