A young songwriter with good solutions in her debut album

Gli appunti, testi e crediti del disco sono scritti con l’Olivetti Lettera 22, gloriosa macchina da scrivere. La confezione del Cd si apre a poster, come un omaggio alla confezione classica degli Lp. Ma il passato musicale visto dalla giovane cantautrice laziale è in funzione della ricerca di una propria creatività rivolta al domani. Tra le pieghe dei brani di queto album d’esordio c’è tanto progressive e psichedelica, così come atmosfere tipiche dei Velvet, mediate dal cantautorato italiano. Inoltre questi Pomeriggi Similabissali sono concepiti come sedute di lavoro intorno a brani originali, con la stessa Angelica a suonare gran parte degli strumenti, anzi i più importanti come chitarre, tastiere acustiche e sequenze, con unico collaboratore fisso Alessandro Cantini che affronta l’intera sezione ritmica (basso e batteria). Infine la voce, talvolta alterata da effetti elettronici, è concreta, senza fronzoli o timbri particolarmente caratterizzanti. Per quanti invece riguarda i brani risultano più efficaci quelli dove la stessa voce è più evidente rispetto alla strumentazione, come Par Avion, Init ed E’ tempo. E’ un album che si ascolta volentieri, anche se forse un po’ troppo legato ad atmosfere dark.

Michele Manzotti