. The Walkmen – A Hundred Miles Off
The Walkmen – A Hundred Miles Off
(Record Collection)
www.marcata.net/walkmen

Vi parliamo dei Walkmen perché oltre a produrre musica sublime sono uno dei pochi gruppi giovani ad avere non soltanto una storia, ma anche un immaginario e persino un contorno di leggende ed eventi che in qualche modo ne hanno miticizzato lo status. Amatissimi da uno zoccolo duro di fan che ucciderebbero per averne un disco nuovo, e capaci di vendere per più di mille dollari su Ebay lo sgangheratissimo piano-mascotte noto come “The Piano”, questi cinque newyorchesi hanno un 2006 impegnato: detto che tutta la band sta scrivendo un romanzo collettivo (!) e che a fine maggio arriva sugli scaffali questo A Hundred Miles Off, il vero piatto forte è previsto in autunno con la reinterpretazione del turbolento Pussy Cats, l’album che Harry Nilsson volle farsi produrre da John Lennon. Interrogato sulla scelta, il cantante Hamilton Leithauser ha risposto che è venuta fuori senza pensarci troppo, con un disco ascoltato molto a notte fonda e la voglia di appropriarsene almeno un po’, e questa è decisamente un’attitudine che ci piace.
Ma torniano ad Hundred Miles Off, terzo album a firma The Walkmen e forse il loro più riuscito. Se Bows + Arrows viveva su un’irrequietezza che riportava ai primi gruppi post-punk e Everyone Who Pretended to Like Me Is Gone si poneva come il debutto di un gruppo chitarristico che non voleva veramente fare rock, A Hundred Miles Off si dimostra la perfetta quadratura del cerchio. Dentro ci potete ascoltare America ed Europa, la ricchezza di suono dei Basement Tapes e dei primi Pogues, la sguaiatezza dei Clash e la dolcezza della tradizione folk americana. Una sintesi che non nasconde mai le proprie influenze, cosa oggigiorno impossibile, ma che nondimeno riesce a produrre uno stile riconoscibile. E sono tanti i pezzi che funzionano, fra tutti l’urlaccio punk This Job Is Killing Me, la tensione di Danny’s At The Wedding, la deragliante Tenleytown e l’organo allucinato di All Hands and the Cook.
Forse non sarà facile trovarlo, così come non è semplice trovare i suoi splendidi predecessori, dato che in Italia il gruppo non gode di una vera e propria distribuzione. Al momento la possibilità che A Hundred Miles Off sia disponibile nei negozi è soltanto una speranza, probabilmente legata al suo destino commerciale in patria. Se si piazza bene nelle classifiche di Billboard, potremmo ritrovarlo anche in questi lidi, altrimenti toccherà reperirlo tramite importazione o internet. Comunque vada, non fatevelo sfuggire.

Bernardo Cioci

Track list

01 Louisiana
02 Danny's At The Wedding
03 Good For You's Good For Me
04 Emma, Get Me A Lemon
05 All Hands And The Cook
06 Lost In Boston
07 Don't Get Me Down (Come On Over Here)
08 Tenleytown
09 This Job Is Killing Me
10 Brandy Alexander
11 Always After You ('Til You Started After Me)
12 Another One Goes By

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