. The Black Hollies - Crimson Reflections
Bring it all back home
The Black Hollies - Crimson Reflections
(Ernest Jennigs)

Psychedelic beat without a twist…

Sembra che il tempo si sia fermato tra il 1965 ed il 1967 per i Black Hollies, al loro esordio con questo ‘Crimson Carnation’. Il nome della band ha in sé già gli elementi per immaginare il loro sound: una versione, nera, scura e cattiva di una band dei primi anni ’60. Chitarre distorte e dai suoni acidi, che combinano il blues con il beat sui quali inserire la voce spesso distorta che rimanda a Keith Relf degli Yardbirds del periodo con Jeff Beck. Anche la copertina non lascia dubbi: possibile che questo sia un disco nuovo e non una ristampa di una sconosciuta band californiana di cui si sono perse le tracce. Tutto è fin troppo filologico, troppo perfetto per non infastidire almeno un poco. Peccato perché la band suona davvero bene e sa cosa vuol dire scrivere buone canzoni come ‘Come And Tell Me’ o la riff based ’Baby I’m Your Fool’.


Jacopo Meille

Track list

1. No Need To Be Rude
2. (Baby) I'm Your Fool
3. Crimson Reflections Through Looking Glass Mind
4. Get Yourself Together, Girl
5. A Different Class
6. Always Got Something
7. You've Been Gone Too Long
8. Come And Tell Me
9. French Blues
10. Eyes Of Mermaide

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