Leeroy Stagger is a young songwriter from the new Canadian musical scene, with his latest album confirms the good quality of his style that shares a smart rootsy pop with influences from rock, punk and folk

La British Columbia, come tante zone del Canada, possiede un fascino tale nei suoi paesaggi da diventare una naturale ispirazione per molti dei suoi abitanti.
Uno di questi, Leeroy Stagger, dopo un passato nel circuito punk rock con gli Hot Hot Heat, grazie alla talentuosa cantautrice, Carolyn Mark, che una sera lo spinse sul palco per presentare per la prima volta le sue canzoni, si è scoperto cantautore. Da allora è stato un crescendo continuo che lo ha condotto prima ad un Ep, Six Tales Of Ranger, e poi al suo disco di esordio autoprodotto, Dear Love nel 2004. Così due anni dopo, eccoci di fronte al suo secondo album, pubblicato dalla Boompa Records. Anticipato dall’Ep Tales From The Back Porch, Beautiful House, questo il titolo del disco, è un lavoro molto vario che mescola con gran gusto sia ballate dai toni folkie sia svisate elettriche in cui si apprezzano rimandi ai Clash ma anche ai contemporanei Wilco. Certo l’etichetta di nuovo Ryan Adams, dopo l’Ep Tales From The Back Porch, sembrava essere dietro l’angolo per Stagger, ma con l’ascolto dell’intero album è possibile valutare meglio la sua versatilità artistica e la sua capacità di rendere il tutto molto omogeneo. In questo probabilmente determinante è stata la produzione di Danny Michael che ha fatto si che Beautiful House non fosse il classico disco di roots rock, ma piuttosto un disco solido che evidenziasse bene sia il sostrato molto personale delle canzoni ma soprattutto l’intelligente alternanza di roots pop e passaggi elettrici dai toni punk. Il disco presenta infatti una bella dose di chitarre come nel caso della tirata Sweet Amphetamine o di Let Her Down ma anche passaggi acustici come la gradevolissima Stupid Love Song, la riflessiva I Break Hearts e la poetica House Of Sin. Non vanno sottovalutate alcune belle intuizioni come l’acoustic rock di On Note Lullabay, l’eccellente title track, e la ballata a cuore aperto Sweet Liza Jane che conclude in modo eccellente il disco. Insomma Leeroy Stagger, sembra essere in rampa di lancio, troppo poco però un Ep e un disco per poter dare una vera e propria collocazione a questo bravo cantautore. Non ci resta che memorizzare il nome e aspettare il prossimo album.

Salvatore Esposito