Country rock rocker still runs fast down the highway

E’ ormai un’immagine inflazionata quella di una decappottabile che corre sull’asfalto rovente delle lunghe e dritte highway americane al suono della musica rock… eppure con il terzo disco (quarto se consideriamo un live acustico) di Scott Miller è difficile non cadere in questo luogo comune dal momento che è lo stesso cantautore a confermarci che le canzoni sono nate “on the road” durante un suo viaggio a Knoxville e nella successiva permanenza a Memphis dove il disco è stato registrato. Scott Miller è un tipo schietto: il suo disco si chiama ‘Citation’, quasi a preparare l’ascoltatore al fatto che nelle sue canzoni è possibile avvertire chiaramente le sue influenze… ‘Freedom’s A Stranger’ rimanda a ‘Summer Of ‘69’ di Brian Adams così come il ritornello di ‘Only Everything’ che cita ‘Country Roads’. Questo non sminuisce il risultato finale del disco che, proprio nella sua, “normalità”, trova la sua forza, la sua vitalità. Scott Miller suona country rock’n’roll, quello che fa da sottofondo nei bar, quello che si ascolta su una qualsiasi radio fuori dalle metropoli, che ti fa battere la mano sul volante, che ti fa pensare che arrivata l’ora per mettere benzina e per fermarsi per una birra ed un hamburger e patatine. E’ la colonna sonora di una normale giornata nella provincia di quelli che un tempo si chiamavano Stati dell’Unione. A noi è piaciuto e ci ha fatto venir voglia di abbassare i finestrini mentre ce ne stavamo bloccati nel traffico delle 18 della nostra città.

Jacopo Meille