Intervista a Shannon Wright

Come hai deciso di voler seguire la tua carriera solista?
Semplicemente non potevo smettere di suonare…ed era più facile farlo da sola.

Le tue influenze musicali?
Entro un certo limite tutto.

C’è qualche artista contemporaneo che trovi particolarmente interessante?
Carrie Hopper, Deerhunter, The Flybacks.

Ascoltando“Let in the light” ho avuto la sensazione che le melodie siano molto importanti, che cerchi con successo di trovare soluzioni originali e insolite. Sto pensando alla bellissima “Defy this love”. E’ vero o è solo un’ impressione? Mi racconti qualcosa di questo pezzo?
La canzone è semplicemente venuta fuori così com’è è sempre sorprendente come questo accada, o perché. Non so la risposta.

Mi piacciono molto le tue canzoni in 3/4 come “You baffle me” e “Louise”, le trovo molto intense. Questa divisione di tempo significa qualcosa di particolare per te?
Mi è stato detto che scrivo con questo tempo, ma non ne sono cosciente. Sì, penso che voglia dire qualcosa di speciale.

Mi puoi dire qualcosa del “processo compositivo”? Come scrivi le canzoni e i testi?
Semplicemente le canzoni mettono la testa fuori e prendono il sopravvento su di me

Penso che un aspetto importante della tua musica sia la capacità di trasmettere emozioni. E’ importante questo per te?
Spero di essere capace di entrare in sintonia con le persone dentro e fuori, di condividere e comunicare. Questo per me è la cosa importante.

Alcune settimane fa ho ascoltato l’ultimo album di Jesse Klein, e anche se lei non vive nella tua stessa area ho pensato che i vostri album avessero qualcosa in comune. Credi nell’esistenza di una sorta di scena cantautorale femminile a livello internazionale?
No. Credo nelle persone, non nei sessi.

Ascoltando la tua musica sento qualcosa di collegato a New York, un sound riconoscibile. Credi che la città abbia lasciato una traccia nella tua musica?
Penso che ogni posto che ho visitato o in cui ho vissuto abbia lasciato un segno in me… semplicemente come accade a tutti

Progetti futuri?
Per ora niente, solo vivere con speranza e partecipazione

Giulia Nuti