Beat from the Underground with spicy flavour
Il tappeto sonoro è sostanzialmente simile in tutto il disco. Batteria che tiene lo stesso ritmo, organo e chitarra che durante i brani spesso ripetono le medesime figurazioni. Basso che non si discosta dalla funzione ritmica. Eppure No Shouts No Calls non è assolutamente un disco monotono, tutt'altro. Perché il quartetto femminile di Brighton (di spalla agli Arcade Fire in alcune date Usa) sa il fatto suo dato che è in attività da vari anni. Certo il disco non piacerà a coloro che pensano alla canzone come un momento lirico, ma piuttosto a quelli che al di là delle sensazioni epidermiche sanno intravedere una ricerca che non è fine a se stessa e che è allargata agli strumenti scelti per caratterizzare i brani. Il gusto vintage si sente spesso nell'uso dell'organo (il maggior compito è quello della tastierista e autrice dei testi Verity Susman) e della chitarra. Un po' come se lo Spencer Davis Gruop si fosse fuso con i Velvet Underground tanto che (forse non a caso) del disco è uscita una versione limitata in Lp. Preferiamo i brani strumentali, dato che le Electrelane palesemente mostrano i limiti vocali. Segnaliamo Tram 21 con vari momenti felici dell'organo e The Lighthouse, brano più complesso, caratterizzato dagli “stop and go” ritmici, mentre After the call è un brano curioso che parte come ballata e si sviluppa in un beat psichedelico.
Michele Manzotti
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Track list
The Greater Time
To The East
After The Call
Tram 21
In Berlin
At Sea
Between The Wolf And The Dog
Saturday
Five
Cut and Run
The Lighthouse
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