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Feist – The Reminder
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From Canada good songs, presence and voice! Conoscevamo la ragazza canadese grazie al Dvd del suo connazionale Gonzales che è stato spesso presente nelle pagine del nostro sito. Un’esibizione singolare, eseguita calzando guanti bianchi che non facilitavano certo il contatto della mani con lo strumento, in quel caso la chitarra. Ma Feist, avendo come partner artistico un tipo singolare come Gonzales, ha qualcosa di speciale e non riguarda solo la capacità esecutiva. E’ anche un’eccellente songwriter e cantante come dimostra questo The Reminder. Feist è figlia della sua terra (era chitarrista in un gruppo femminile punk a Calgary), mescola ballate a Rock’n’roll mettendo sempre un po’ di umorismo e vena poetica a vendere. La frequenza della voce tende a rompere talvolta la melodia con brevi intonazioni di testa che altrove sarebbero sgradevoli ma che qui indicano una scelta stilistica precisa. Ma soprattutto le canzoni sono affascinanti: prima fra tutte l'efficace My Moon, My Man gradevole e un po' undergound, e The Park, caratterizzata da un cinguettio di uccelli e da chitarra folk con qualche venatura acida per una melodia che ricorda la migliore Joni Mitchell. Anche la seguente The Water, dove il tocco di Gonzales al piano caratterizza la ballata, ha una melodia convincente, mentre la ritmata Sealion ha un’atmosfera da world music inframezzata da momenti rock. Brandy Alexander, ironica quanto basta, sa diventare un lento suadente. E anche quella che sembra una simpatica filastrocca, 1234, si dimostra una canzone coinvolgente grazie a sfumature gospel e una strumentazione che da essenziale diviene sempre più ricca. Feist conduce l'ascoltatore con bravura sapienza fino al termine il suo lavoro, tanto da voler riascoltare il disco per raccoglierne tutte le sfumature. Michele Manzotti |
Track list 1. So Sorry Bonus Track 14. Honey Honey (live) |
