Medeski, Scofield, Martin & Wood - Out Louder
(Indirecto/emarcy)
www.emarcy.com

Way over the edge of funk

Ecco una di quelle collaborazioni perfette, suggellate nel paradiso della musica, collaborazioni che sembrano essere sempre esistite. Medeski, Martin & Wood sembrano essere fatti uno per l’altro, dai tempi di Umbria Jazz Winter 2003 ma adesso che i quattro se la spassano per il mondo dopo aver formalizzato un po’ di cose, tutto è assolutamente più libero, più straripante o solamente”più”. In “Miles Behind” si lanciano, o meglio, si buttano via raggiungendo il traguardo tutti insieme, a ridosso l’uno dell’altro, strappando note dai propri strumenti. Poi quando i quattro suonano un funk ruvido e sporco anni settanta c’è davvero da divertirsi anche John Medeski - burlone quale è - sostituisce i fiati veri con una cheap melodica mentre dei ferrivecchi fanno la parte di un Dj Logic qualsiasi.
Scofield sembra divertirsi come un bambino soprattutto perché con questa esperienza ha definitivamente allontanato da se lo spettro della noia, del jazz adulto e serio a tutti i costi, i pesi di una leadership che, forse, non gli si confaceva, lui cresciuto come fu alla corte di Davis. Poi con Medeski, Martin & wood per John Scofield è davvero tutto un rischiare, un provare: c’è il Sud America, il Bogaloo, il Funk, il Blues (“Little Walter Rides Again“), il Backbeat di New Orleans (“Tootie Ma Is A Big Fine Thing”), la sperimentazione più ardita (“What Now”, la lunga “Down the Tube“), la melodia (una superba versione di “Julia” di John Lennon) e chi più ne ha più ne metta. Magnifico, per la sua libertà e per la sua astrazione temporale dal resto della musica, anche se per quelli che conoscono i quattro molto di quello che si ascolta in questo album è già stato rodato dal vivo, per anni.

Ernesto de Pascale