Second Hand - Reality
Sunbeam Records

A genuine pastiche from a quartet of young very talented lads who were not conscious of their potential, nor was their record label at the time. Sadly.

Ascoltare ora ‘Reality’ dei Second Hand è un’esperienza al tempo stesso emozionante e scioccante. Pensare che il quartetto era composto di 4 ragazzini rende le 10 canzoni dell’album uno degli esordi più ricchi dell’underground inglese. Pop, psichedelia, hard rock, accenni progressive, la musica dei Second Hand è un Maelstrom sonoro che colpisce per la lucidità degli arrangiamenti e per la capacità dei quattro musicisti di mantenere pur nei continui cambi di genere, la loro personalità grazie alla voce di Ken Elliott vicina a quella di Arthur Brown e Edgar Broughton.

Gli accordi di organo che aprono ‘A Fairy Tale’, la mod song ‘Good Old ‘59’, gli slanci hard rock di ‘Rhubarb!’ e ‘The World Will End Yesterday’ avrebbero meritato maggiore riscontro quando nel 1968 l’album venne stampato e pubblicato senza ricevere la benché minima recensione malgrado la band macinasse date su date per promuoverlo. Un vero peccato, ed un’ingiustizia a cui questa ristampa comprensiva di 4 bonus track, cerca di riparare.
Jacopo Meille