Daniel Lonois - Here Is What Is
(Red Floor)

Il banco mixer di uno studio di registrazione può affascinare come atterrire. Tutti quei pulsanti e manopole rievocano immediamente l’incredbile numero di possibilità di intervenire, manipolare, stravolgere e arricchire la musica. La regia di uno studio di registrazione rievoca la sala comandi di una navicella spaziale: sembra qualcosa di non appartenente alla realtà, o, quanto meno, al presente: fa subito sentire il divario tra chi quei cursori sa a che cosa servono e chi, umile mortale, non saprebbe da dover rifarsi.

‘Here Is What Is’ getta una nuova visione su quell’insieme di pulsanti e lo fa attraverso l’osservazione del lavoro si uno dei produttori più conosciuti degli ultimi vent’anni: Daniel Lonois. In questo disco gli artisti, coloro che suonano e gli strumenti adoperati per “catturare la musica” concorrono, grazie alle sapienti mani e alla mente di Lanois, a creare un tutt’uno in cui è difficile dividere l’arte dal mestiere, l’ispirazione dalla tecnica.

La musica, intesa come sequenza di note su cui intervenire, è la protagonista di questo documentario: è suonata, registrata, commentata, stravolta e ricomposta mantenendo intatto il suo valore originale e mostrando altresì il peso di ogni contributo.

È un viaggio intenso, che invita poi ad ascoltare la musica con una nuova consapevolezza, quella di aver visto cosa accade prima, durante e dopo la registrazione di una canzone o un brano musicale, recuperando la profondità e lo spessore che spesso la musica, circoscritta all’interno di un supporto viene a perdere.

Jacopo Meille