John Bottomley is a good singer and songwriter. His new album Songpoet contains eight original songs that show us a great melodic feling and some good lirycs.
John Bottomley è un giovane cantautore inglese, già attivo però dal 1995, quando ebbe l’occasione di fare il grande salto pubblicando il suo disco Blackberry per una major e piazzando anche un singolo nelle chart inglesi. Dopo aver toccato per brevissimo tempo il successo però, Bottomley è finito nel dimenticatoio, salvo risalire la china con questo nuovo album, Songpoet, un disco dall’impianto folkie, in cui in otto canzoni per circa trentasei minuti mette in chiaro quanto vale. Si va dalla splendida Carry Carry Carry, posta in apertura e debitrice per certi versi dei migliori Waterboys, all’irish folk di Ghost Of Gold, passando per l’indolente Mandolin Clown. Songpoet si svela però in tutta la sua originalità con la sontuosa The Ballad Of Charlie Pillberry, che dopo un recitato sfocia in un brano narrativo di tutto rispetto condito dalla troba a wah-wah e dal violino suonati da Daniel Lapp. Bottomley racconta storie di uomini che vivono ai margini, toccando così un immaginario letteral-cinmatografico che a tratti svela spaccati di pura evocatività. Certo qualche brano sa di già sentito come I Drifted By The Creek o Odissey che sembra uscita da Blood On Tracks di Bob Dylan, ma è con Trafalgar, folk song d’altri tempi cantata in duetto con la sembre bravissima Ruth Surherland, che si tocca il vertice del disco. Pur essendo arrivato forse in tempo massimo per mettere il suo nome nella storia della musica inglese, Bottomley, è un cantutore di tutto rispetto, che merita palcoscenici importanti e chissà che non possa regalarci un capolavoro.
Salvatore Esposito
1 Carry Carry Carry
2 Mandolin Clown
3 Ghosts of Gold
4 The Ballad of Charlie Pillberry
5 I Drifted by the Creek
6 Odyssey
7 Songpoet (To Autumn)
8 Trafalgar
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Track List
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