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Luke Powers - Texasee
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Luke Powers is a Nashville-based college professor who writes songs. Texasee is his third album and is an Americana journey in electric and acoustic music through a metaphysical land of sin and redemption. Texasee è il terzo disco di Luke Powers, songwriter di base a Nashville ma che di professione fa il professore in un college. La musica per lui ha sempre rappresentato un puro divertimento, ma è sempre riuscito ad interpretare la sua passione con grande dedizione. Questo nuovo album nasce dall’amore che Powers ha sempre nutrito per l’opera di John Stainback e in queste sedici canzoni ha tentato di condensarne tutto l’immaginario, attraverso ballate polverose in cui tra le righe si scoprono influenze che vanno da Robert Earl Keen a Rodney Crowell passando ovviamente per Townes Van Zandt. Il disco prodotto da Spurlock (che nel disco suona anche chitarra, pedal steel, banjo e tastiere), vede la presenza anche di musicisti di grande prestigio come Kenny Vaughan. Rispetto ai due dischi precedenti Picture Book e Kakistocracy, questo nuovo album, mette meglio in luce l’espressività e la profondità del cantautorato di Powers e anche la sua voce non sempre convincente in passato, qui sembra più fluida, e questo non solo per merito di Suzi Regsdale, che si fa carico dei controcanti. Piacciono dunque brani come Billy The Kid Rides Again, In The Real World e la tetra murder ballad Salemer Tennessee, e allo stesso modo non deludono anche i brani meno originali come Here Today, Indian Eyes, Million Ways to Die. Qualche cedimento inevitabile arriva con i brani più verbosi come The Tower e Lower Broad ma si tratta comunque di episodi isolati. Powers per non essere un “professionista” della musica ha pubblicato certamente il suo disco migliore, e siamo certi che in futuro prenderà sempre più coscienza nei suoi mezzi. Salvatore Esposito
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1 Texasee |
