Anais Mitchell returns with a serious and dramatic concept-album: inspired by the ancient mith of Orpheus and Eurydice transpose in a metaphoric world, the album features precious collaborations of many folk singers and musicians. A very special work in the folk music of 2010.
La promessa folk Anais Mitchell torna sulla scena con un lavoro impegnativo e piuttosto serio, il concept album Hadestown, prodotto da Todd Sickafoose e progettato sotto l’egida di Ani Di Franco.
Le basi concettuali del concept si rifanno alla mitica leggenda greca di Orfeo ed Euridice, e sebbene il disco conservi inevitabilmente ben poco dei fasti Arcadici di ellenica memoria, si è riuscito ad attribuire con bravura un personaggio mitico a tutte le guest star che appaiono a fianco della Mitchell.
Il lavoro ha davvero il sapore di uno sforzo concettuale e produttivo di altissimo livello, tanto che ad accompagnare la giovane cantante Folk ci sono diversi pezzi grossi del panorama folk americano: Ani Di Franco come già accennato nel ruolo di Persefone, Greg Brown nella parte di Ade, Justin Vernon nel ruolo di Orfeo, la Mitchell nella parte di Euridice, Ben Knox Miller nella parte di Ermes, e nella parte del coro delle Parche il trio vocale delle The Haden Triplets. Prima di essere convertito in formato discografico, Hadestown è stato concepito come uno spettacolo itinerante portato in scena più volte per il pubblico americano più radicale.
La storia che ci viene narrata in musica in Hadestown è quella di un mondo tenuto in ostaggio da un malvagio proprietario di una miniera d’oro, che attraverso l’oppressione e la povertà soggioga coloro che l'abitano: voluta è la descrizione di questo mondo come similmente attuale a quello vero in cui tutti noi viviamo.
La struttura del disco ricalca esattamente quella di uno spettacolo teatrale con canzoni e dialoghi recitati in musica, con numerosi intermezzi e/o momenti di chiusura introduzione che scandiscono via via la storia ambientata in questo lugubre mondo che è Hadestown.
Pur non essendo chiaramente un disco facilmente assimilabile, bisogna dar merito alla Mitchell e Sickafoose in testa di aver concepito un disco comunque scorrevole, vario ed originale. C’è veramente moltissimo musicalmente parlando, e ovviamente non solo, in questo lavoro. La comunicazione ed espressione musicale è quindi affidata a diversi stili non necessariamente appartenenti all’ambito folkloristico: per esempio “Way Down Hadestown” è un classic blues che ci riporta al fascino del Vaudeville , con una tromba jazz da New Orleans Uptown. Nel brano “When The Chips are Down” veniamo sorpresi da un ritmo sudamericano, e in “Our Lady Of The Underground” Ani Di Franco giganteggia con un elegante jazz acustico. Molti sono poi gli inserti e le sottolineature di certe atmosfere con orchestrazioni da musica da camera.
Impossibile poi non menzionare il ruolo delle voci soliste nel disco: mai sarebbe stato più adatto un Ade come Greg Brown, sempre sornione , sardonico e in agguato.
Grande anche il crepuscolare a melanconico Justin Vernon nella parte di Orfeo, come altrettanto valida la prova della Mitchell per Euridice e parimenti quella di Ani Di Franco per Persefone.
Molto ci sarebbe ancora da dire su un disco di siffatto peso specifico, ma ci contentiamo di dire che Hadestown è uno dei dischi folk più belli del 2010.
Lorenzo Davani
Anaïs Mitchell is a true talented songwriter from Vermont that released an ambitious folk-opera, titled Hadestown that contains a modern version of myth of Orpheus and Eurydice.
Anaïs Mitchell è una cantautrice di talento e non ci sorprende che la altrettanto talentuosa Ani Di Franco, già all’epoca di Hymns for the Exiled del 2004 si sia accorta delle sue doti e l’abbia voluta nella sua etichetta, la Righteous Babe. Proprio per questa etichetta è da poco stato pubblicato Hadestown, il nuovo ed ambizioso disco della Mitchell, una folk opera nella quale la cantautrice del Vermont, circondata da un eccellente cast di musicisti e cantautori, rilegge in chiave moderna il mito di Orfeo ed Euridice, calandolo nell’attuale realtà americana. Una scommessa vera e propria, insomma, che però la Mitchell vince puntando tutto sulla coralità, nella quale la sua voce non è il punto centrale del tutto ma piuttosto un tassello di un più grande mosaico, la cui costruzione lei si limita a dirigere secondo la sua sensibilità, ritagliando per se stessa il ruolo di Euridice. Hedestown è quindi un disco originalissimo, che nasce da un lungo studio delle liriche e soprattutto degli arrangiamenti, che nel corso dei venti brani non sono mai uguali a se stessi ma si aprono ad un caleidoscopio sonoro assolutamente affascinante che tocca in lungo ed in largo tutta la tradizione musicale americana passando dal country, al jaz, fino a toccare il vaudeville e il ragtime. Concepito nel 2006 insieme al Ben t. Matchstick e all'arrangiatore Michael Chorney, questa folk opera è stata addirittura provata anche dal vivo, con un tour che è partito dal Vermont per toccare tutto il New England. La Mitchell rilegge il mito di Orfeo ed Euridice ambientandolo in una città della provincia americana Hadestown, colpita dalla crisi economica e dalle ingiustizie, dove lei stessa si ritagli il ruolo di una eterea Euridice, Bon Iver interpreta magistralmente Orfeo mentre Greg Brown si cala nel panni di un luciferino Ade e Ani Di Franco in quelli della moglie Persefone. Brillano così brani come “Hey, Little Songbird” e nella strepitosa “Why We Build the Wall” cantate da Brown, i due episodi di “Epic” interpretata da Bon Iver ma soprattutto “Wedding Song”, “Flowers” (Eurydice's Song) e la conclusiva “I Raise My Cup to Him”, interpretate dalla Mitchell che rappresentano il vertice del disco. Insomma Hadestown è un disco prezioso, che si inserisce tra le opere più ambiziose e sorprendenti di questo 2010.
Salvatore Esposito
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Wedding song (Justin Vernon, Anais Mitchell)
Epic (parte I) (Justin Vernon)
Way down Hadestown (Ben Knox Miller, Ani DiFranco, Justin Vernon, Anais Mitchell & The Chorus)
Songbird intro (strumentale)
Hey, little songbird (Greg Brown, Anais Mitchell)
Gone, I’m gone (Anais Mitchell, The Haden Triplets)
When the chips are down (The Haden Triplets)
Wait for me (Ben Knox Miller, Justin Vernon)
Why we build the wall (Greg Brown, Chorus)
Our lady of the underground (Ani DiFranco, Chorus)
Flowers - Eurydice’s song (Anais Mitchell)
Nothing changes (The Haden Triplets)
If it’s true (Justin Vernon)
Papers - Hades finds out (strumentale)
How long? (Ani DiFranco, Greg Brown)
Epic (parte II) (Justin Vernon)
Lover’s desire(strumentale)
His kiss, the riot (Greg Brown)
Doubt comes in (Justin Vernon, Anais Mitchell)
I raise my cup to him (Anais Mitchell, Ani DiFranco)
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