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AA.VV - Can You Dig It?
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The Music and Politics of Black Action Films from 1968 to 1975 at his best Musica e politica nei film di azione con protagonisti neri negli anni 1968-1975. E' il sottotitolo della raccolta, fondamentale per capire lo spirito alla base di questa. Un lavoro meticoloso, condotto dall'etichetta che fa capo al negozio Sounds of Universe di Londra, per un risultato che non è esagerato definire pirotecnico. Basti vedere la lista degli artisti per arguire, ancora prima dell'ascolto, di trovarci al meglio di soul, rythm'n'blues, funk scritto e utilizzato per i film. Ma al tempo le immagini sono superflue perché bastano le note a portarci in un'atmosfera tutta particolare: dai quartieri ghetto alle strade percorse da auto a tutta velocità, dalle stazioni di polizia a locali notturni più o meno equivoci. E poi botte, sparatorie, inseguimenti, arresti. La musica in questo caso è un elemento fondamentale per sottolineare le situazioni. E' superfluo forte evidenziare “Shaft” di Isaac Hayes (la cui frase sussurrata dà comunque il titolo alla raccolta) o “They Call Me MISTER TIBBS” di Quincy Jones, o la presenza di James Brown e Solomon Burke. Possiamo comunque godere anche di strumentali di gran lusso come Blacula e il tema di Charley, o anche Willie Chase composto dal trombonista jazz Jay Jay Johnson. C'è anche la presenza del cantante Joe Simon, non ancora “bishop”, nel sensuale tema tratto da Cleopatra Jones. Consigliamo di procurarsi senza indugio questa raccolta che è completata da un libretto imperdibile e che vede in copertina una fantastica Pam Grier nei suoi anni giovanili. Michele Manzotti
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