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Beppe Crovella - What's Rattlin' On The Moon?
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Original tribute from Italy to Mike Ratledge Per chi ama il progressive italiano, il nome di Beppe Crovella è subito abbinato all'esperienza degli Arti e Mestieri, una formazione che negli anni '70 si fece onore grazie principalmente all'album Tilt. Un disco che evidenziava la vocazione del gruppo non solo a entrare nell'ambito prog, non disdegnando al tempo stesso di sottolineare elementi jazz-rock. Un linguaggio che in Italia era molto apprezzato grazie al successo che ebbero i Soft Machine e le loro incisioni. Proprio a uno dei fondatori del gruppo inglese, Mike Ratledge è dedicato l'ultimo disco di Crovella. Su 16 tracce 10 sono composte dal tastierista dei Soft Machine con Crovella che si diverte a traformarsi in un one-man-band dedicandosi totalmente (e non potrebbe essere altrimenti) alle varie tastiere. Dal piano acustico a quello elettrico, dal mellotron agli organi di varie caratteristiche, evitando però con accuratezza ogni sintetizzatore e strumenti con sonorità digitali. Una scelta per recuperare una fisicità dell'esecuzione che decenni fa era un fatto naturale. Difatti convincono molto i momenti pianistici che ritroviamo in “Out-Bloody-Rageous” ed “Esther's Nose Job”, ma anche le atmosfere organistiche in “Chloe And The Pirates”. Una rilettura rispettosa che può essere apprezzata da parte dei fan dei Soft Machine. Sonorità analoghe sono presenti nelle composizioni-tributo di Crovella che completano l'incisione: da sottolineare la pianistica “Circular Lines” In The Air sospesa tra Bartok e Dave Brubeck. Michele Manzotti
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...Rattlin' all the time |
