.

David Olney - Dutchman's Curve
(Deadbeet Records)
www.davidolney.us
www.myspace.com/davidolney

Produced by Jack Irwin, Dutchman’s Curve is new David Olney’s album, and features great songs that confirms that his underestimated talent can generate great songs between country, rock, woo-doop and swing.

David Olney è un artigiano della canzone d’autore Americana, e sebbene nella sua carriera abbia raccolto molto meno di quello che aveva seminato, gli va dato atto di essere uno degli eredi morali di quel filone artistico che parte da Townes Van Zandt e arriva a Guy Clark e Steve Earle. Dutchman’s Cuve, il suo nuovo album conferma quanto il suo talento sia stato sottostimato nel corso degli anni, e come sia un vero peccato che il grande pubblico non possa apprezzare le sue canzoni. Il disco prodotto da Jack Irwin, presenta tredici brani che partendo dal country spaziano verso altre sonorità come il folk, il rock e lo swing fino a toccare il woo-dop. In questo senso la produzione di Irwin risulta particolarmente riuscita essendo stato in grado di dare ai brani una sorprendente dimensione, arricchendoli di fiati, cori, violini ma soprattutto impreziosendoli con la chitarra di Sergio Webb. Il disco si apre con “Train Wreck”, brano ispirato alla triste storia del grande incidente ferroviario che si consumò negli States nel 1918 e nel quale persero la vita 282 persone nello scontro tra due treni nella Dutchman’s Curve. Olney riesce con questo brano a non limitarsi alla narrazione dell’evento storico in se ma ne allarga i tratti attualizzando la tematica della corsa affannosa alla tecnologia. Nel corso del disco sorprendono le incursioni nel doo-wop di “If I Were You” e “I Only Have Eyes For You”, stile che Olney rilegge con ironia e personalità, nel blues con “You Never Know” o ancora nei suoni sixities con “Hey Sha La La La”. Trai brani meglio riusciti vanno segnalati la splendida “Mister Wermeer”, dedicata a al pittore olandese, il travolgente swing di “I'Ve Got A Lot On My Mind” o ancora la magnifica ballata “The Moment I Tell You Goodbye”, senza dubbio uno dei vertici del disco. David Olney è un beautiful loser ma con il suo songwriting ha scritto pagine importanti della storia del cantautorato americano, nell’indifferenza di tanti ma con grande amore per la musica. Insomma Olney è un cantautore da riscoprire. Consigliato!

Salvatore Esposito

Train Wreck
Red Tail Hawk
If I Were You
Little Sparrow
I've Got A Lot On My Mind
Mister Vermeer
Covington Girl
Way Down Deep
Hey Sha La La La
Lucky Star And Mr. Moon
You Never Know
I Only Have Eyes For You
The Moment I Tell You Goodbye

tutte le recensioni

Home - Il Popolo del Blues

NEWSLETTER

.
.
eXTReMe Tracker