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Alessandro Bergonzoni – Predisporsi al micidiale
( anteprima )



Il nuovo spettacolo di Alessandro Bergonzoni è un attualissimo e spericolato assalto al conformismo ed un ritorno alle origini per il personale e originale autore-attore bolognese. Bergonzoni non teme paragoni nè confronti quando sale sul palcoscenico ma questa volta, pur mantendo gli equilibrismi, i non sense, la carica di una fisicità che nel corso del tempo è diventata una caratteristica portante dei suoi spettacoli, ha messo insieme la più immediate delle sue opere. Novanta minuti irresistibili in cui riversa molti temi a lui cari e di un certo spessore – il dolore, la morte, la ripetitività della vita quotidiana, la morale, la legge - che si dipanano in una serie di “tavole del pensiero “ dove per la prima volta Alessandro Bergonzoni pare dialogare e cercare l’assenso del pubblico. Il monologo, per chi lo conosce bene, in verità procede a velocità pazzesche su una corsia a senso unico, e il letto- scrivania, sopra cui si svolge l’azione, pullula di fogli che, per quanto ne possiamo sapere, potrebbero anche essere tutti bianchi.



L’ attore - autore lavora su un testo originale nuovissimo e la freschezza si sente, traspare il piacere dell’essere ritornato a calcare le tavole del teatro dopo un periodo di pausa che ha confermato ad Alessandro quale sia il suo miglior luogo di appartenenza. Ed ecco che ancora una volta Bergonzoni ci porta per mano nella su mondo parallelo: esso non è per nulla un brutto posto, anzi!; in quello le cose sono sicuramente meno scontate del nostro e l’opera lirica, uno dei momenti meglio riusciti dello spettacolo, è, ad esempio, è un caravanserraglio di eventi a metà strada fra Casinò Royale ed Hellzapoppin’. Assieme a Riccardo Rodolfi, al suo fianco dagli esordi, Alessandro Bergonzoni ha messo in scena e ci racconta il film surrealista della vita che vorremmo in cui anche i sassi hanno un’ anima e dove gli alberi ai bordi della strada hanno la possibilità di farsi evitare dalle macchine che li investono.



Intelligentissimo, veloce, profondo conoscitore del pubblico che lo viene ad applaudire, e che peraltro dimostra di amarlo ancora davvero, consapevole di essere l’unico protagonista di un teatro di “meta-parola” non d’elite ma dal vasto consenso popolare, Bergonzoni porta in scena una spettacolo esplosivo che è solo alle anteprime e che ci auguriamo abbia vita lunga. Perciò, predisporsi al micidiale!


Ernesto de Pascale





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