Lorenzo Bertocchini - Whatever Happens Next...
(Coffee And Peas / Pongo Edizioni 2004)



Se la scena roots italiana sta lentamente delineando i suoi caratteri un po’ lo deve anche a Lorenzo Bertocchini, voce e chitarra dei “leggendari” Apple Pirates, una band che per anni ha infuocato e continua ad infuocare i live act del nord italia e non solo. Whatever Happens Next..., opera prima di Lorenzo Bertocchini nelle vesti di solista, è una elegante raccolta di brani in cui, quasi fosse un diario di viaggio, si attraversano gli stili e i generi che hanno influenzato il cantautore varesino, ma anche le sue storie personali di vita on the road che lui racconta con uno stile mai noioso ma sempre pronto a riservare sorprese all’ascoltatore. Ad accompagnare Lorenzo in questa sua prima avventura discografica, oltre agli Apple Pirates troviamo numerosi ospiti come Elliott Murphy (che oltre a curare alcune note all’interno del disco ha aiutato molto Lorenzo nelle fasi di registrazioni), Jason Reed (nello splendido e ubriaco duetto di Ode to Jack) Anthony Paule alle chitarre, Willie Murphy al piano e alcuni dei più validi strumentisti italiani, tra cui l’ottimo Davide Buffoli all'elettrica, Michele Gazich al violino, Giuliano Gallini ed Egidio Ingala all'armonica. Scorrendo la tracklist si nota la presenza di ben ventisei brani, tutti composti e cantati in inglese, per oltre 70 minuti di musica. Questo, se a prima vista può sembrare penalizzante, con l’ascolto questo disco si lascia apprezzare mettendo in mostra tutte le sue good vibration rock. Così tra rock energici (Down The Hill, Pretty Shitty ), blues da scantinato (e.m@il blues e Ode To Jack) e folk ballad dai toni romantici (Vicky Song, Missing You), emergono pezzi di valore che dimostrano quanto impegno ci sia alla base di questo disco. Un esempio sicuramente ne sono Chicken And Fish And Fries, un simpatico e travolgente brano folkie dove il violino di Michele Gazich regala una magia dietro l’altra supportando alla grande il fraseggio eccellente di Lorenzo e Romeo And Juliet Revisited, un potenziale hit radiofonico che cancellerebbe dalla memoria le insulse composizioni che popolano il mercato.

Salvatore Esposito