. |
Woolly Wolstenholme’s Maestoso One Drop In a Dry World
(Eclectic)
L’ultima uscita dell’etichetta inglese Eclectic per quanto riguarda gli album nuovi è il disco del maestro del mellotron Woolly Wolstenholme , conosciuto soprattuto per essere uno dei membri fondatori del gruppo Barclay James Harvest. Adesso, dopo la ristampa sempre su Eclectic del suo secondo album da solista, “Black Box” , Wolstenholme torna sulle scene riproponendo lo storico nome di battaglia della sua band, “Maestoso”, fondato nel 1980, e vantando ancora, come allora, la collaborazione di Steve Broomhead. In “One Drop In Dry World” a parentesi dall’atmosfera eterea si susseguono momenti , predominanti, caratterizzati da un sound compatto e saturo. Molto spazio è lasciato ad effetti orchestrali e sinfonici, come nella migliore tradizione di Wolstenholme. L’incipit dell’album colpisce per la bellezza e l’incisività, soprattutto per il brano Blood & Bones, dove a strofe acustiche si alternano ritornelli maestosi e dalle armonie insolite. Particolarmente bello anche il terzo brano , la malinconica A Waiting Game. Curioso l’ingresso in A.N.S.S. di toni vagamente reggae, mai abbandonati però dalle costanti distorsioni. Un utilizzo eccessivo degli effetti saturi e pomposi è probabilmente la maggior pecca dell’album, poiché effetti così riconoscibili ripetuti a lungo possono risultare pesanti. Sfogliando il booklet si capisce come il disco, tra i testi, le immagini di commento ad essi e le foto dei musicisti, presenti una certa nota d’ironia. In coda tornano ancora valide tracce acustiche, tutte caratterizzate da un riconoscibile sound di chitarre sferraglianti. La riconoscibilità del sound è uno degli aspetti più forti di questo album, una sonorità che sembra sollevarsi da terra con la prima traccia e muoversi nello spazio senza posare più i piedi a terra fino alla fine del disco. Scrivere e pubblicare album nuovi oggi, salvo per chi è giovane e sponsorizzato, non è mai un’impresa semplice, e soprattutto proporli al pubblico. Per le orecchie disponibili e curiose di ascoltare nuova musica, però, “One Drop In a Dry World” riserverà senz’altro sorprese positive.
Giulia Nuti
tutte le recensioni
Home - Il Popolo del Blues
NEWSLETTER
|
. |