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Eclectic, records for indipendent ears





Eclectic è un nome relativamente nuovo ma che già suonerà familiare ai cultori del progressive e di certi gruppi minori degli anni ’60-’70. Si tratta infatti di una giovane etichetta inglese, fondata e presieduta da Mark Powell (giornalista, discografico e produttore), che in poco tempo si è fatta promotrice di importanti iniziative di masterizzazione e ristampa di dischi di progressive rari o rimasti fino ad oggi in secondo piano nel panorama musicale. Prima fra tutti è da citare l’operazione di ristampa , ancora in corso, di gran parte del catalogo dei Nektar, gruppo inglese dei primi ’70 divenuto celebre soprattutto in Germania per la sua influenza nell’ambito del Kraut Rock. Sul versante dei gruppi minori, già numerose sono le pubblicazioni che di certo strapperanno un sorriso di approvazione ai collezionisti.

Tra queste “We are everything you see”(1970), primo e unico album dei Locomotive, gruppo inglese scioltosi troppo presto per poter esprimere a pieno le straordinarie potenzialità che già quest’opera prima mette in mostra. Il catalogo dell’etichetta vanta poi l’unico album da solista di Clive John , membro dei gallesi Man, e la ristampa dell’unico album del megaprogetto del tardi ’70 guidato da David Rohl chiamato Mandalaband.

E quello delle ristampe è soltanto uno degli aspetti dell’attività dell’Eclectic. L’etichetta si occupa infatti anche di dischi nuovi, e la sua attività è cominciata proprio con la pubblicazione , nel 2003, del più recente album dei Caravan ( di cui Powell è manager), l’ottimo “The unauthorised breakfast item”. La collaborazione con la storica band continua tutt’oggi, con la prossima pubblicazione dell’album dal vivo del concerto del trentacinquesimo anniversario del gruppo e la ristampa di alcuni dischi. Tra i nuovi release spicca quello della band del maestro del mellotron Wolly Wolstenhome. In poco tempo la nuova etichetta è quindi riuscita a dare dimostrazione di credibilità e affidabilità, presentandosi da subito con un taglio riconoscibile e privilegiando la qualità. Nel corso degli ultimi mesi il Popolo del Blues ha seguito costantemente l’attività dell’Eclectic, i cui dischi sono recensiti nella sezione “review”.

Sito dell’etichetta: www.eclecticdiscs.com




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