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ANTEPRIMA
Mudville - The Glory Of Man Is Not In Vogue
(Slurry Records)
www.mudvillemusic.com



The combination of Marylin Carino’s songwriting and the musical alchemies of Ben Rubin beetween soul, jazz and electronic sounds are the carring axies of The Glory Of Man Is Not In Vogue, Mudville’s debut album.

Dopo aver realizzato un EP nel 2002 co-prodotto da Billy Talbot (bassista dei Crazy Horse di Neil Young), i Mudville, band newyorkese nata dal fortunato incontro tra il bassista Ben Rubin e la cantautrice e vocalist Marylin Carino (nota per le sue collaborazioni con la Billy Talbot Band e con i Rain Parade di Matt Piucci) giungono con The Glory Of Man is Not In Vogue all’album di debutto. L’alchimia prodotta dalle menti di Rubin e Carino ha dato vita ad un disco affascinante in cui soul, musica elettronica e gusto vintage si mescolano e si confondono avvolgendo i brani in atmosfere notturne e passionali sul cui sfondo si muovono suoni e influenze jazz. Inciso tra New York e la California e prodotto dallo stesso Ben Rubin, The Glory Of Man Is Not In Vogue vede al fianco dei Mudville una schiera di importanti musicisti tra cui spiccano Seamus Blake al sax e Jim Campilongo alla chitarra ma soprattutto Avi Bortnick, già nella band di John Scofield, ospite alla chitarra in Blown. Durante l’ascolto si comprendono sin da subito le capacità di Ben Rubin di saper fondere suoni vintage, con l’uso di strumenti come il wurlitzer, l’hammond B3 e i fiati a suoni elettronici (beats, samples, synths) con cui dimostra di avere molta familiarità nel comporli e scomporli in fascinosi down-tempo. Così in bilico tra il passato di Curtis Mayfield e il futuro della musica elettronica, spiccano i testi dalle visioni poetiche vicine tanto ai Velvet Underground quanto ai film di David Lynch, tutti interpretati dalla voce di Mery Carino. Andando nel particolare meritano una segnalazione, la già citata Blown dove troviamo Avi Bortnick alle prese con un pregevole cammeo alla chitarra, Stoned in cui la voce di Marylin ricorda molto da vicino quella di Annie Lennox e le sperimentazioni sonore di Sunshine Is On Me in cui il testo quasi uno spooken word si accompagna a spunti jazz con il sax di Seamus Blake che tratteggia una linea melodica molto elegante. In attesa che venga distribuito anche in Italia si può ascoltare qualche assaggio dal sito ufficiale, da cui può essere anche acquistato il disco.

Salvatore Esposito

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