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CONTROSCRITTURE
Phil Shoenfelt - Junkie love
(Arcana,2005)
Bhagavan Das - Kalifornia. It’s here now
(Arcana,2005)
www.arcanalibri.it
The today’s counterculture and its creative writing:in a new series Arcana publish very interesting stories far from mainstream literature.
Dopo l’interessante avvio della collana ‘controculture’, la casa editrice Arcana appare adesso in libreria con l’ultima nata ‘controstorie’, per assonanza e come completamento della prima. Il terreno su cui si muove la ricerca è quello della scrittura e del pensiero al di là dei margini istituzionali, dove creatività e riflessione si traducono in un mondo altro, in uno sguardo differente.
Il primo titolo di ‘controstorie’ è Junkie love di Phil Shoenfelt, musicista nato a Bradford nel 1952 e protagonista della scena punk inglese prima e di quella artistica newyorkese poi. Stabilitosi a Praga dopo un lungo periodo di dipendenza dall’eroina, ha scritto questo suo primo romanzo raccontando la storia autobiografica- dell’amore con la bellissima Cissy e con la droga.Passione e devastazione, ebrezze vertiginose e abissi laceranti, si susseguono e si confondono nell’impietoso ritmo abitudinario del junkie. Gli scenari sono quelli della londinese Camden Town con la sua folla di piccoli e grandi spacciatori, di tossici e artistoidi, di uomini e donne che vivono al di fuori di ogni regola sociale. Shoenfelt racconta questo inferno, questa storia la cui vera assoluta protagonista è l’eroina, con grande lucidità e feroce realismo. E’ il disincanto proprio di chi si è ormai allontanato dalla voragine, di chi si prepara a vedere “che aspetto ha il mondo dall’altra parte della strada”. Di chi comunque non si arrende alla rassegnazione e vuole cercare “un modo per far funzionare le cose girandoci attorno e passandoci in mezzo, di scoprire e conoscere persone che hanno trovato una maniera di sopravvivere ai margini in maniera creativa, senza rassegnarsi alla negatività e alla disperazione”. Junkie love è la storia dura di molte cadute e di una solitaria ricerca, una lettura che Nick Cave ha perfettamente definito “bella e cattiva”.
Il secondo libro di ‘controstorie’ è l’emblematico Kalifornia. It’s here now, diario spirituale e resoconto di un’intera generazione ad opera di Bhagavan Das. Californiano, scrittore e musicista, nome di battesimo Michael Riggs, lascia gli States nel 1964 per un lungo viaggio in India e Nepal dove studia le religioni orientali e vive in modo austero fino a diventare santone hindu.Conosce Richard Alpert e sperimenta l’LSD, poi al ritorno negli Stati Uniti divide i giorni di pratica spirituale e le notti di eccessi materiali con Allen Ginsberg, Alan Watts, Timothy Leary,Gerry Garcia. Kalifornia è il racconto di questi viaggi in ogni direzione possibile come pure delle contraddizioni che affatto nascoste animano la vita di Bhagavan Das (abilissimo venditore di auto e di enciclopedie). Al di là delle incoerenze o forse proprio grazie a queste il libro rappresenta la testimonianza di una ricerca interiore che procede per deviazioni e riprese, sul filo di una spiritualità che non coincide con una religione occidentale e che convivendo con la contemporaneità più spicciola ci si scontra costantemente. Bhagavan ha tracciato un percorso di meditazione e vita che non mancherà di affascinare chiunque sia pre disposto a guardare ‘oltre’. Conoscenza, illuminazione, estasi, amore, tempo e eternità. It’s here now.
Elisabetta Beneforti
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