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Too powerfull to believe A Roma il 24, il gruppo si è esibito di fronte ad un pubblico di affezionati, in molti nostalgici dellepoca doro di In The Court of The Crimson King, presentando i brani del nuovo album, The Power To Believe(Sanctuary, 2003) . Dopo lapertura con i Frippertronics, momento classico con Fripp da solo alla chitarra, lingresso sul palco del gruppo al completo è segnato dal brano che da il titolo al nuovo disco. La band, con la determinazione di sempre, propone sonorità nuove, più potenti ed incisive, giocate molto, specialmente per quanto riguarda i brani nuovi come Facts of life e Elektrick, sullimpatto sonoro. Allatmosfera distorta, quasi nu-metal, si uniscono elementi di elettronica e basi ritmiche incalzanti, già proprie dello stile di scrittura dei pezzi. Fra Fripp e compagni lintesa musicale on-stage non manca, con il gruppo che dimostra compattezza e capacità dinsieme, sia dove i brani sono più scritti, con complessi incastri fra le parti, sia dove lasciano maggiore libertà allesecuzione. Ne è un esempio la travolgente Happy with What You have To Be Happy With, forse il pezzo più bello dellultimo album, dove la ritmica sincopata mette in evidenza la complessità dei disegni di Mastelotto (dietro i tamburi) e linterazione con Trey Gunn (al basso, o più precisamente alla sua specialissima chitarra a dieci corde). I più toccanti restano i momenti melodici, con piccoli capolavori dalla discografia del gruppo come One Time, dove Adrian Belew, frontman socievole e comunicativo e voce della band, concentra su di sé la scena. Fripp, tradizionalmente in disparte, siede fra monitor e amplificatori illuminato da una lampada a ultravioletti, e dalla sua esclusiva posizione sfodera assoli sconvolgenti: tecnici, programmati e di incredibile agilità. In coda allo spettacolo, altro momento intenso, Belew regala una versione acustica di Three of a Perfect Pair, seguita dai classici Elephant Talk e Red, così da non lasciare insoddisfatti i fan di vecchia data. |
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