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Rolling Stones in Italia dopo 13 anni di exile Keys, Tim Ries, Kent Smith e Micheal Davis. A "Brown Sugar" segue una buona mezzoretta di trascinanti rock anthem da stadio: "Start Me Up", "You Got Me Rockin'", "Don't Stop", "Miss You" e "Out Of Control". "Adesso ci calmiamo un po'", annuncia quindi un amichevole Mick Jagger introducendo due classiche ballatone in puro stonestyle: prima Angie", poi "You Can't Always Get What You Want", accelerata nel finale. "Tumbling Dice" è un tuffo nel disco dei Rolling Stones per eccellenza, "Exile On Main St.", poi per due canzoni, "Thru And Thru" e "Happy", Keith Richards, al microfono, è il monarca assoluto della band. Mick Jagger, che si era dileguato, ritorna alla grande sul ritmo percussivo di "Sympathy For The Devil", con tanto di coriandoli rossi propagati nell'etere che "fanno molto Inferno". Dopodichè i Rolling Stones, nella città della moda, sfilano sulla pedana che passando in mezzo alla folla del prato conduce al palco secondario, dove anche volendo non entrerebbe altro che loro e gli strumenti. Da qui prendono il via la canzone-manifesto "It's Only Rock And Roll (But I Like It)" e due cover particolarmente significative:"Mannish Boy", un blues di Muddy Waters che gli Stones suonavano nei club londinesi ai tempi degli esordi, e la dylaniana "Like A Rolling Stone". Di nuovo sul grande palco, tutti pronti per l'assalto finale: "Gimmie Shelter, "Honky Tonk Woman", "Street Fighting Man" e l'immancabile "(I Can't Get No) Satisfaction". L'unico bis è "Jumpin' Jack Flash", seguita da fuochi d'artificio!Un finale col botto dopo una rassegna di titoli storici, molti dei quali di età superiore ai 30 anni.Normalmente non fa una gran bella impressione un gruppo che si fossilizza sui fasti dei tempi che furono, ma se questo gruppo sono i Rolling Stones, si accetta tutto. |
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