Gabor Szabo - High Contrast
(Blue Thumb/Universal)
Nei primi anni settanta al giovane produttore Tommy Li Puma la ABC-Paramount offre loccasione della sua vita, quella cioè di dirigire un proprio marchio. Nasce così la Blue Thumb che vede nel proprio roster di artisti gente del calivro di Arthur Adams, Ike & tina Turner (con un vero disco di blues ,The Hunter), i rampanti Crusaders di Scratch e il chitarrista ungherese, naturalizzato californiano, Gabor Szabo. Nonostante il nome di questultimo suoni oggi come quello di una qualsiasi casualità nel firmamento della musica Gabor è stato, e resta, uno degli ispiratori di Carlos Santana(che incluse la sua gipsy Queen in coda alla celebre Black Magic Woman), al quale il chittarrista di Mission St. paga ancora oggi doveroso rispetto. Szabo, che iniziò a registrare nei sessanta, per la Impulse, assieme al gruppo del percussionista Chico Hamilton e poi con larrangiatore Gary McFarland, non trovò in vita la fortuna che si meritava, ma registrò sistematicamente, senza mai mollare, tenacemente, con la consapevolezza di colui che vuol veramente fare (buona) musica. Ed ecco allora i dischi con Charles Lloyd e poi con la CTI di Creed Taylor, già suo boss per la Impulse, e i molti dischi per la Skye di cui fu socio con McFarland. High Contrst, del 1973, è fra i suoi particolarissimi dischi, uno dei più speciali perchè vede il cantante, autore, compositore nero Bobby Womack allae prese con il suo strumento naturale, la chitarra, e con molte composizioni originali. Nasce così un disco di 7 pezzi (4 di Womack, 3 di Szabo) che licenzierà la versione originale di uno dei super classici dei settanta, Breezinche George Benson porterà al successo grazie alla dritta di Li Puma.High Contrast gira tutto intorno quel brano e alle due chitarre- Szabo suonava lacustica elettrificata ed era un maestro nellarte sottile di controlare i feedback e linnesto delle frequenze- che si intrecciano tra funky sinuosi e zingareschi e temi di ampio respiro. Piacerà ai curiosi, a chi vuole andare oltre il ritmo di quella decade e a chi piace, più in generale, la musica non scontata.
Ernesto de Pascale