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Roy Hargrove presents the RH Factor, Hard Groove
(Verve/Universal )


Roy Hargrove ha pubblicato il disco che si appresta a diventare il simbolo della nuova blackness newyorchese. “Roy Hargrove presents the RH Factor, Hard Groove “ (Verve/universal ) è infatti la nuova colonna sonora per il nu-soul/jazz del dopo 9/11. Il trombettista, infatti, grazie alle altolocate collaborazioni di musicisti quali Bernard Wright, Cornell Dupree (dalla vecchia scuola), Meshell Ndegeocello, Steve Coleman( dalla nuva scuola ) e dalle voci di Erykah Badou, Q-Tips e della nuova ultima sensazione del Rap, Common, ha messo insieme un cd che sa di New York City come poche altre cose nel panorama mainstream. Il tocco è sempre lieve, mai intrusivo, ma il groove avanza possente grazie ai bassi di Reggie Washington e di Pino Palladino (un bianco? sì, un bianco e per giunta inglese...). A metà strada fra i Groove Collective, una grande formazione finita troppo presto, e gli ultimi Steely Dan, Hargrove, padrone di casa di uno dei più jazz club di Manhattan, The Jazz Gallery, firma un disco notturno ma smerigliato, vivo e caldo, un pò retrò, come i sintetizzatori analogici che lo attraversano, come i temi lunghi che si snocciolano per tante battute,ma molto, molto suggestivo. Suggestivo come la città che riprende a vivere e i cui marciapiedi Hargrove calca tutti i giorni da una sesiona a un’altra, da un club al successivo con la sua fida tromba sotto braccio.


Ernesto De Pascale

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