. The Whitest Boy Alive - Dreams
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The Whitest Boy Alive - Dreams
(Sleeping Star)

Erlend Øye of King Of convenience goes rock, mixing melancholic melodies with hypnotic bass lines and crunch guitars

Erlend Øye fa parte di quella categoria di musicisti continuamente tesi alla ricerca di nuovi modi di far musica e nel suo caso specifico, di fare canzone. The Whitest Boy Alive erano partiti come un progetto elettronico ma è stato fin chiaro dall’inizio che i musicisti coinvolti avevano voglia di suonare le loro canzoni dal vivo e con strumenti elettrici. Il disco è stato dunque registrato dal vivo, senza sovrancisioni o editing, in presa diretta a Berlino all’interno del Cafè Moscau nella stanza segreta di Erich Honecker, l’ex leader della DDR.

Quello che ne è uscito fuori sono 10 canzoni estremamente scarne, dominate dalla voce di Erlend che funge da vero e proprio collante fra i vari brani che spaziano tra il sound dei primi Cure (‘Burning’), al pop vicino a quello dei Franz Ferdinand (‘Golden Cage’) senza averne la stessa spigolosità, passando per una rivisitazione estremamente fresca e coinvolgente di sonorità anni ’80 come in ‘Inflation’ dominata da una pulsante linea di basso.

Il legame con i King Of Convenience è forte soprattutto nelle linee melodiche che si rimangono dolci e melanconiche creando un piacevole contrasto con il suono crunch delle chitarre (’Figures’) capaci anche di tessere trame sonore ipnotiche e cupe (‘Borders’).

Un disco sapientemente bilanciato e maturo, “facile” ed impegnativo, leggero e “pesante” che cresce di ascolto in ascolto.

Jacopo Meille

Track list

Burning
Golden Cage
Fireworks
Done With You
Don’t Give Up
Above You
Inflation
Figures
Borders
All Ears

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