. Band Du Lac - One Night Only Live
Band Du Lac - One Night Only Live
(Eagle Vision – Edel)

The right music in the right place for the right cause.

Prendete il Wintershall Estate nel Surrey, una nobile causa come la ricerca di fondi per la HASTE (Heart And Stroke Trust Endeavour), una house band di veterani della musica inglese, una nutrita selezione di ospiti non del tutto prevedibili ed aggiungetevi un pubblico di nobili inglesi in tight e vestiti di seta ben riscaldato da litri e litri di champagne, vino e superalcolici ed avrete già chiaro il contesto generale del concerto ben documentato su questo DVD.
La band attacca subito con una scoppiettante versione di ‘Tequila’ che permette al pubblico di iniziare a ballare ed ala band di assestare suoni per partire con il pop di ‘Over My Shoulder’ del repertorio dei Mike & The Mechanix ben rappresentati da Paul Carrack (voce e hammond) e l’ex Mike Rutherford (chitarra). Gary Brooker dei Procol Harum, dirige la band nella quale oltre ai già citati Carrack e Rutherford, suonano, tra gli altri, Andy Fairweather Low alla chitarra ed Henry Spinetti alla batteria.
Il clima sul palco è rilassato, “laid back” come direbbero gli inglesi: Eric Clapton ,uno degli ospiti illustri, lascia a Andy Fairweather Low il solo in ‘Lay Down Sally’ e sorride quando Andy si lascia andare ad una serie di note per così dire “incerte” e Ringo Starr con ironia presenta la sua ‘Photograph’ come una bellissima canzone da lui scritta.
Katie Melua non solo abbassa la media degli anni sul palco, ma aggiunge un tocco di attualità nella serata pur proponendo un breve set di cover, mentre Roger Taylor, ex batterista dei Queen offre prima una sbiadita prova con l’insulsa ‘Say It’s Not True’ già presentata nel tour dei presunti nuovi Queen con Brian May e Paul Rodgers, per poi riprendersi con ‘Those Were The Days Of Our Lives’ splendidamente arrangiata dalla Band Du Lac e da ‘I Want To Break Free sempre dal repertorio Queen.
Gary Brooker continua ad avere una bellissima voce in ‘This World Is Rich’ dall’ultimo album dei Procol Harum, mentre Ringo Starr deve giocare sulla sua simpatia e non sulle sue doti canore per rendere piacevole l’ascolto di ‘Act Naturally’ e ‘With A Little Help From My Friends’. Il Classico ‘A Whiter Shade Of Pale è riproposto con un arrangiamento per fiati che aggiunge al brano ancor più pathos unito al quel senso di nostalgia che si accompagna alle feste in cui troppo alcool inizia a scorrere nelle vene.
Il finale è all’insegna della jam session con Eric clapton e Chris Barber che duettano in ‘Stormy Monday’ per poi lasciare il posto ai Drifters che si presentano sul palco in completo rosso fiammante lanciandosi in ‘Under The Broadwalk’ ed in ‘Stand By Me’ portando il calore del soul nell’umida serata inglese.

Jacopo Meille

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