One of the most influential brazilian asrtits in his new, brilliant, production

È da 40 anni che Chico Buarque de Hollanda pubblica dischi. E ogni volta ci troviamo di fronte a un grande artista: perché Chico, sebbene conosciuto da noi come autore brani melodici quali A Banda e O Que sera e una grande attenzione ai testi, al racconto e alle storie. Una caratteristica che gli procurò seri guai a inizio carriere nel suo paese, allora sotto una dittatura militare, tanto che scelse di vivere in esilio in Italia per evitare conseguenze peggiori. E anche in questo Carioca Chico continua a percorrere la stessa strada. A raccontare Rio e il Brasile non solo come luogo di sole, spiagge e divertimenti, ma anche di forti contrasti sociali che determinano la vita di tutti i giorni. Ecco Suburbio, manifesto di protesta musicale, ispirato nella costruzione del testo al capolavoro di Tom Jobim Aguas de Março, o l’Ode aos Ratos con un intermezzo rap a evidenziare gli strani versi dedicati ai topi di città, o i falsi atteggiamenti cantati in Ela faz Cinema. Ma c’è anche l’amore, l’amicizia, la malinconia e l’omaggio a Jobim con Imagina composta a quattro mani. Così l’elisir di lunga vita di Chico è quello di fare belle canzoni, ma mai banali e soprattutto che continuino a riflettere sui mali di oggi.

Michele Manzotti