Pete’s recreation moment from the Who together with Ronnie Lane is a loose album full tiny magical moments.

È il 1977. Il punk aveva iniziato la sua opera di demolizione del rock e soprattutto dell’atteggiamento da star irraggiungibili che Zeppelin, Stones, Yes, Pink Floyd ed anche Who avevano adottato negli ultimi anni. Pete Townshend sente il bisogno di ritagliarsi uno spazio per sé, fuori dalla sua band per non doversi confrontare con il nome e la storia degli Who.
Per far questo chiede la collaborazione di un grande musicista, un vero working class hero del rock’n’roll: Ronnie Lane, colui che prima negli Small Faces di Steve Marriott e poi nei Faces di Rod Stewart e Ronnie Wood ha contribuito a scrivere pagine intense del rock inglese. Ognuno dei due offre una selezione di brani che si distaccano dal repertorio delle rispettive band di origine offrendo un suono caldo e rilassato nel quale sono coinvolti gli amici musicisti come Eric Clapton, Henry Spinetti alla batteria, Boz Burrell dei Bad Company al basso e Charlie Watts dei Rolling Stones.
‘My Baby Gives It Away’ è una tipica canzone di Townshend che avrebbe potuto diventare una canzone degli Who, ma che rimane lineare, privata dell’irruenza del trattamento della coppia Entwistle e Moon, mentre la strumentale ‘Rough Mix’ vede Clapton prendere sicuro le redini della canzone con i suoi interventi chitarristi che le danno una forte patina americana molto vicina alle fughe strumentali dell’ Allman Brothers band. La vena intima ed acustica di Townshend viene ben rappresentata da ‘Keep Me Turning’ e soprattutto da ‘Misunderstood’, un’ esortazione ad essere considerato una voce fuori dal coro, un incompreso, nel bene e nel male. Con ‘Streets In The City’ poi il chitarrista tenta la carta della canzone concept, una sorta di mini musical, dall’orchestrazione ora avvolgente ora ingombrante.
L’America ed il suono americano domina l’intero disco: in ‘Nowhere To Run’ sembra di ascoltare un pezzo della Band con Dylan così come nella delicata e struggente ‘Annie’ di Ronnie Lane che vorremmo ascoltare cantata da Rod Stewart.
Questa nuova versione del disco vede l’inclusione di 3 bonus track: tre out-take dalle session del disco.

JacopoMeille