The definitive collection about Harvest Records
Esce per la Emi una bellissima raccolta di 3 cd che contiene il meglio delle registrazioni dell’etichetta Harvest, coprendo l’arco temporale dei suoi “anni d’oro” che va dal 1969 al 1974. Costituita da un box di tre cd, la raccolta include il meglio delle registrazioni dei gruppi dell’etichetta (Pink Floyd, Deep Purple, Barclay James Harvest, Kevin Ayers, Edgar Broughton Band ma anche tutta una serie di cosiddetti “gruppi minori” come Quatermass, Babe Ruth, Spontaneous combustion, The Move, Bombadil…). Lanciata ufficialmente nel 1969 sotto le pressioni del giovane Malcom Jones, trainee manager della EMI, l’etichetta seguì l’esempio di altre, come la Decca, che per differenziare il catalogo pop da quello underground avevano creato sotto divisioni ( nel caso specifico la Deram )dedicate solo a quest’ultimo settore. La stessa cosa sarebbe stata fatta poco tempo dopo dalla Philips con la Vertigo. Supportata nell’immagine dai magistrali lavori grafici di Storm Thorgerson e Aubrey Powell, la Harvest diventò probabilmente l’etichetta prog ad andare incontro al maggior successo commerciale. Il più importante dei contratti che la Harvest nella sua storia si procurò fu quello con i Pink Floyd, che nel 1969 regalarono al marchio il primo ingresso nella Top Ten con l’album “Ummagumma”.
Dei Pink Floyd nella compilation troviamo i brani Embryo e Careful with that axe, Eugene, ma anche composizioni di Syd Barret come Baby Lemonade o del progetto che vide lavorare insieme Roger Water e l’avanguardista Ron Geesin come Breathe. Un altro gruppo di punta della Harvest furono i più rock Deep Purple, di cui nella raccolta troviamo tre brani e il cui album “Book of Taliesyn” fu il primo LP pubblicato.
Verso la fine del 1973 la storia della Harvest comincia a spegnersi, con molti gruppi importanti come Electric Light Orchestra , Edgar Broughton Band e Barclay James Harvest che se ne andarono e altri, come la Third Ear Band, che si sciolsero. Da una parte l’incapacità di afferrare l’onda del punk che stava per esplodere, dall’altra l’ingresso nella scuderia dell’etichetta di nomi molto meno underground rispetto ai precedenti, sancirono presto la fine degli anni d’oro.
Ma il periodo 1969-1974, oggetto dell’antologia, resta storico per le perle che anche tra i cosiddetti “minori”la Harvest dette alle stampe, con gruppi come gli eccellenti Quatermass (diventati richiesti turnisti dopo aver pubblicato un ottimo album d’esordio) , gli eclettici e poco noti Tea & Symphony, la già più volte citata Electric Light Orchestra ( capace di fondere rock e progressive con classicheggianti arrangiamenti per archi). Di tutti questi, e di altri gruppi ancora, vengono riportati dei brani nell’antologia. Ma vero fiore all’occhiello dell’opera è l’esaustivo libretto, con le note di copertina curate da Mark Powell che raccontano la storia dei gruppi citati nei cd, e che rendono il box un’ impedibile guida all’ascolto e all’approfondimento di una memorabile realtà della storia della discografia.
Giulia Nuti
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Track List
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