From the Seeger Sessions Tour, Bruce Springsteen takes out in Dublin the classic american sounds, due to a great performance and a lot of remakes of his old hits.
Immaginatevi Dublino, un tipico Irish Pub, immaginatevi una porta cigolante, una scaletta. Scendete; odore di legno e buona birra scura; sul palco, tra i colpi secchi del biliardo, una tipica band, molto irish, molti fiati, molto violino, e quella voce, profonda e malinconica, memore di qualche pazzia giovanile.
Una scena come se ne potrebbero vedere un’infinità, se la voce non fosse quella di Bruce Springsteen e la canzone non fosse altro che Blinded By The Light, ripescata da quel lontano ’73, quando un ragazzo di 24 anni si affacciava da Asbury Park.
Il Live In Dublin, un anno dopo il fortunatissimo Seeger Sessions, comunica al pubblico parte dell’emozione che colpisce ai concerti di Springsteen, anche quando dal rock si passa al country, irish folk, blues, spiritual e qualunque altro stile, caratteristico di un’America molto distante da quella che siamo abituati ad osservare, ma ancora in grado di far sognare e riflettere.
Già le Seeger Sessions erano registrazioni dal vivo, eseguite a tutta band. Da questo punto di vista Live In Dublin è soprattutto una testimonianza, di canzoni e di temi che, ripescati dalla tradizione, hanno nuovamente interessato il pubblico. Spicca una qualità sonora di grandissimo livello, spiccano quei pezzi che si estendono in un clima di grande festa rurale; My Oklahoma Home, Jacob’s Ladder, Pay Me My Money Down.
Il Live In Dublin, tuttavia, ha altri ben più solidi motivi per farsi ricordare. Tutti quei pezzi ripescati dal ricco repertorio springsteeniano per trovare, qui, nuova linfa e, talvolta, una vera e propria consacrazione.
Già Atlantic City, open track, cala nel clima. Nebraska è, con tre canzoni, l’album più rappresentato e non potrebbe essere altrimenti, data la vena acustica che lo attraversava. Open All Night si trasforma in un trascinante rockabilly anni 50. Highway Patrolman, tra i testi più belli di Bruce, ispiratore di Sean Penn nel suo Lupo Solitario, grazie ad un’esecuzione emozionante, vale una buona parte di disco. L’altra parte spetta alla già citata Blinded By The Light, risorta a nuova vita da quel lontano esordio di 34 anni fa. Quel Greeting From Asbury Park in cui trovava spazio anche Growin’Up, qui presentata in una veste più congruente all’originale.
Non è comunque solo Blinded By The Light ad emozionare, la carica romantica di una dolcissima If I Should Behind è destinata a restare nella Love Compilation di tanti fan.
Coraggiosa anche la scelta di presentare dal vivo e riarrangiati i due pezzi più significativi degli ultimi album in studio. Further On da The Rising, non risulta purtroppo molto convincente, ed è uno dei pochissimi difetti che si possono trovare a quest’album. Long Time Comin’, invece, trova finalmente la propria dimensione, prima repressa dal voluto minimalismo del Devils & Dust tour.
Completano il quadro d’insieme quei pezzi non inseriti nelle Seeger Sessions, This Little Light Of Mine, American Land, Love Of The Common People (già successone di Paul Young, ben migliore dell’originale) e When The Saints Go Marchin’In.
In conclusione è quasi impossibile rinfacciare difetti ad un album che, seppur lontano dai fasti del Live 75-85, appare come scelta dei pezzi, come qualità ed impostazione generale, assolutamente superiore a quel Live In New York che, nel 2001, sancì la reunion della E-Street Band. Proprio la E-Street Band, dopo più di due anni di progetti alternativi, è attesa al varco con crescente impazienza dai fan. Per ora gustatevi Dublino.
Matteo Vannacci
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Track List
1. Atlantic City
2. Old Dan Tucker
3. Eyes on the Prize
4. Jesse James
5. Further on Up the Road
6. O Mary Don't You Weep
7. Erie Canal
8. If I Should Fall Behind
9. My Oklahoma Home
10. Highway Patrolman
11. Mrs. McGrath
12. How Can A Poor Man Stand Such Times And Live
13. Jacob's Ladder
14. Long Time Comin'
15. Open All Night
16. Pay Me My Money Down
17. Growin' Up
18. When the Saints Go Marching In
19. This Little Light of Mine
20. American Land
21. Blinded By the Light
Bonus Songs:
Love of the Common People
We Shall Overcome
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