Mice Parade – Mice Parade
(Fat Cat Records/Vital)
www.myspace.com/miceparade22
www.fat-cat.co.uk

Mice Parade is an electronica/post-rock band from New York City led by percussionist Adam Pierce ("Mice Parade" is an anagram for Pierce's name). This emponymously titled album is the third of a sort of trilogy and follows the predecessors Obrigado Saudade e Bem Vinda Vontade.

Proprietario della Bubblecore e co-fondatore del Dylan Group, Adam Pierce, nel 1998 ha dato vita ai Mice Parade, moniker per usato per il suo debutto come solista e poi diventato nel corso degl’anni una vera e propria band. Insieme ai Four Tet, i Mice Parade sono una di quelle band che hanno traghettato il post-rock verso l’elettronica e le influenze etniche (vedi la musica brasiliana del bellissimo Obrigado Saudade). In particolare i Mice Parade hanno ripreso la lezione dei Tortoise arricchendola con le istanze proprie di Arto Lindsay e la delicatezza dei Mùm. Il loro nuovo album omonimo, il settimo della loro produzione, è parte di una trilogia iniziata nel 2004 proprio con il già citato Obrigato Saudade e proseguita con Bem Vinda Vontade del 2005. Inciso in un vecchio garage dopo un lungo tour nell’inverno del 2005, il disco vede la partecipazione speciale di Laetitia Sadier (Stereolab) nella splendida Tales of Las Negras e di Kristin Anna Valtysdottir (Múm) che riempie di grazia Double Dolphins on the Nickel aggiungendovi anche delle liriche in islandese, che si aggiungono a Doug Scharin (Rex, June of 44), Dylan Cristy (Dylan Group), Jay Israelson (Lansing-Dreiden), e Dan Lippel che appaiono nell’iniziale Sneaky Red e Satchelaise. Se Obrigado Saudade era un disco molto personale e il successivo Bem-Vinda Vontade mostrava il lato più eclettico di Mice Parade, questo nuovo album offre agli ascoltatori un ulteriore punto di vista, una direzione sonora differente che si concretizza a pieno nei due brani cardine del disco, la traballante folk ballad acustica di Last Ten Homes e il flamenco percussivo di Double Dolphins on the Nickel. L’eclettismo di Adam Pierce ha trovato con questo disco una sua precisa dimensione e siamo certi che questo sia solo una tappa di un ben più lungo cammino.

Salvatore Esposito