Dark atmospheres and blues sensations with excellent voice and musicians
Al primo ascolto può lasciare dubbiosi, ma questo album di Lilith, già cantante dei Not Moving, alla fine riesce a convincere. Forse perché ci si attende un album di blues più tradizionale, mentre lo scopo è quello di prenderlo come base e di plasmarlo a seconda del brano variando di volta in volta il numero dei musicisti e la timbrica strumentale. C’è un’atmosfera dark che aleggia per tutto l’album utilizzata per immergere l’ascoltatore in un’immaginaria palude geografica dove la musica pulsa nascosta tra brani originali e cover. Ma c’è anche il fantasma di Tom Waits che qua e là compare benevolo, come in Core of the Time. Le sensazioni migliori? Quelle date da Mumbo Jumbo Talking Blues, il cui testo italiano ben si accompagna a un ritmo che ricorda i riti voodoo, da Pretty Face di J.J.Burnell , una sorta di danza macabra a gran velocità, e da I need somebody di Iggy Pop che sembra venire fuori da una cantina fumosa e ha un bel finale reso con il solo coro. Alla fine un raggio di sole arriva con Grazie alla vita, il brano di Violeta Parra tradotto in italiano. Bravi i musicisti che accompagnano Lilith a partire dai tre Sinner Saints ai tanti ospiti presenti, tra cui i Julie’s Haircut.
Michele Manzotti
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Track List
The Black Saint
Mumbo Jumbo Talking Blues
Hammer Ring
I need somebody
Core of the Time
Cousin Martino
Secret Rendez Vous
Pretty Face
Something Happens for the First Time
The Sinner Lady
Autumn Leaves
XODos (Strugente Dream)
Grazie alla vita |