L'etichetta Iconoclassic tira fuori dagli archivi e stampa l'album dal vivo di Laura Nyro Season of Lights...Laura Nyro in Concert. La storia triste di uno dei più grandi talenti del cantautorato femminile americano, prematuramente scomparso nel 1997, torna così a far parlare di sè.
Dopo un toccante esordio con una manciata di album alla fine degli anni Sessanta, tra cui il capolavoro Eli and the Thirteen Confessions, all'inizio dei Settanta la Nyro decise di allontanarsi dalle luci della ribalta per sposarsi. Il matrimonio naufragò pochi anni dopo e l'artista tornò sulle scene nel 1975 con l'album Smile, lavoro dalle inedite tinte jazz.
E' proprio per promozionare Smile che si formò la band che la accompagna in Season of Lights, formazione decisamente in contrasto con la tradizionale immagine di una Laura Nyro dal vivo seduta da sola al pianoforte. Il disco è l'unica testimonianza dell'artista con la band al completo, di cui fanno parte musicisti del calibro di John Tropea alla chitarra, Michael Mainieri al vibrafono, Andy Newmark alla batteria, una sezione fiati a tre con Ellen Seeling, Jeff King e Jeanie Fineberg. Inizialmente concepito come doppio vinile ma pubblicato poi, nel 1977, solo come singolo con 10 brani, l'album è per la prima volta (salvo un'edizione giapponese) reperibile ufficialmente nella versione completa con 16 brani. Si tratta di una testimonianza incredibile dell'equilibrio tra cantautorato, pop e jazz raggiunto da Laura Nyro in questa fase della sua carriera. Ondeggiando tra Joni Mitchell e Blood, Swear & Tears, accompagnata dagli intensi interventi strumentali dei suoi eccellenti compagni di palco, la Nyro esegue brani da Smile e rivista al tempo stesso canzoni di dieci anni prima come And when I die. Un piccolo capolavoro che fa luce su un lato dell'artista che è indispensabile conoscere.
Ernesto De Pascale
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