. | FESTIVAL Seconda serata
Prima di Guy si sono esibiti Sam Baker & Blues Culture, e Cedric Burnside e Malcom Lighnin. Steve Baker, armonicista, accompagnato da chitarra e percussioni ha uno stile personale, buona attitudine alla costruzione dei pezzi e abbastanta versatilità per fare uno spettacolo godibile, forse più adatto ad un club che agli spazi aperti, ma la passione supplisce alla mancanza di watt e il pubblico apprezza. Il batterista Cedric Burnside, nipote del compianto R.L. Burnside, e il chitarrista Malcom Lightnin, nonostante la loro giovane età, sono ormai gl’alfieri del Mississippi High Hills Blues, il genere che ha dominato gl’ultimi 15/20 anni. I grandi interpreti di questo Blues scarno, quasi monolitico, ma al tempo stesso profondamente malinconico, sono quasi tutti morti; da Junior Kimborough a R.L. Burnside, a Willie King, resta di questa corrente di grandi, ultimi veri Bluesmen, solo il ricordo. Last but not least, e in giusto equilibrio con il resto della serata lo swing e l’ironia contagiosa di Rick Estrin & the Nightcats. Estrin non è solo un grande showman ma anche un talentuoso armonicista pieno di feeling, accompagnato da un gruppo che spacca il cronometro nonostante il vorticoso swingare. Nei momenti più distesi ci si abbandona all’ironia, un pò dolente, un pò prosaica di “My next ex wife” e “Wrap it Up”, sempre storie d’unioni brevi e tempestose, di divorzi. Il chitarrista Kid Anderson funge da ottimo contraltare al leader con assoli talvolta spettacolari ma di grande sostanza. Una grande serata, questa seconda del Piazza Blues di Bellinzona, con artisti molto diversi tra loro. Luca Lupoli |
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