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FESTIVAL

Sweet Soul Music: Detlev Hoegen (Bear Family) presenta Dave Booth
di Michele ManzottiLuca Lupoli

Nel ricco programma del Porretta Soul Festival, concluso domenica 25 luglio con la revue finale e l'attesissimo Fred Wesley, c'è ogni anno il premio Sweet Soul Music dedicato a coloro che si sono distinti nel diffondere questo genere musicale. Quest'anno il riconoscimento è stato consegnato a Dave Booth, con cui si è tenuto un incontro presentato da Ernesto de Pascale la mattina del 25 alle 12 all'Hotel Helvetia di Porretta Terme (Bologna). Con lui l'"ambasciatore inglese del Soul" David Nathan, e Detlev Hoegen dell'etichetta Bear Family di Brema per la quale Booth ha compilato la raccolta Sweet Soul Music. Proprio Hoegen ci racconta di Booth e della sua attività.

Ci può introdurre Dave Booth?
È un Dj canadese che ha condotto un programma alla radio del suo paese per 15 anni. E' ancora in attività ed è sempre molto aggiornato sulle novità del blues e del soul. È uno storico dei due generi e ha passato la sua vita a fare ricerche, a collezionare oltre che a trasmettere. Ha un enorme archivio che contiene il meglio della musica soul

È sicuramente un elemento importante per questo riconoscimento, ma a suo parere c'è qualcosa di speciale che ritiene di sottolineare?
C'è stata una forte collaborazione con la Bear Family: Booth ci ha aiutato per le nostre produzioni discografiche. Ha molti contatti e ci ha messo a disposizione tanto materiale, tra cui foto rare, registrazioni rimasterizzate, copie introvabili di 45 giri. Quindi quando la Bear Family si è dedicata alla black music ha trovato un importante supporto. E' sicuramente un'autorità in materia in America, anche se non è tanto conosciuto nel nostro continente.

Booth verrà a Porretta la prima volta: ha avuto notizie del festival e della sua importanza in Europa?
Dave è inglese di origine anche se con la sua famiglia si è trasferito in Canada molto presto. Non penso sia venuto spesso in Europa, ma sapeva tutto di Porretta e delle caratteristiche del festival. Si è detto molto emozionato di venire in Italia per questa occasione.

È il primo premio che prende in Europa?
Penso di si. Ma vorrei sottolineare che quando era programmato il premio per la Bear Family, abbiamo deciso che dovevamo essere Dave a prendere il riiconoscimento perché se lo meritava più di tutti per la sua diffusione della discografia del soul. Quando l'ha saputo era molto contento.

www.porrettasoul.it

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