. |
The Long Ryders Reunion
La notizia è rimbalzata dalla Gran Bretagna ed è stata accolta con grande gioia da tutti quei fan che hanno tramutato il proprio trasporto per The Long Ryders di Sid Griffin in un vero e proprio culto. E’ perciò ufficiale che la band nata a Los Angeles nel 1981 e scioltasi nel 1987 torni insieme per un tour europeo che toccherà Gran Bretagna si esibiranno al festival di Glastonbury il 26 Giugno e a Londra il 29 e 30 dello stesso mese - Francia, Spagna mentre i contatti presi per una data italiana non sono stati portati, al momento della stesura di questo articolo, a termine. Griffin e soci, Greg Sowders alla batteria, Tom Stevens al basso e Stephen McCarthy alla chitarra solista( oggi membro di The Jayhawks ) tornano insieme grazia alla caparbietà di Sid che aveva iniziato una lunga, sotterranea, laboriosa opera di rivalutazione del nome del gruppo sin dallo scioglimento della formazione. Negli ultimi anni la originaria solidità della band, la forte immagine ispirata alla scena locale losanagelina della metà dei sixties, l’alto profilo di Griffin come solista e con The Coal Porters, abbinate a una sempre più presente attività come giornalista nell’editoria musicale britannica, hanno fatto il resto. Si sono così successi in rapida sequenza un Dvd di un concerto del 1986, “ Rockin’ at the Roxy “, un live del 1987, “ Three Minutes Warning “ e una raccolta , “The Best of The Long Ryders” nei negozi da pochi giorni. The Long Ryders, nati per volontà di Sid, uno studente del Kentucky approdato in California nel 1978 il cui nome comincia a circolare nel 1979 in qualità di membro degli Unclaimed di Shelley Ganz, esordiscono nel 1983 nella raccolta Radio Tokyo Tapes e si conquistano subito i favori del pubblico che sponsorizza il cosiddetto “paisley underground “, una etichetta che indicherà per qualche anno la scena sotterranea losangelina di ispirazione sixties . The Long Ryders ebbero negli anni ottanta un buon seguito anche in Europa, esibendosi perfino in Italia nella stessa stagione di concerti che portò sui nostri palcoscenici un’altra band proveniente dalla stessa scena, The Dream Syndacate (la Ryko Disc ristampa adesso due album), il cui leader, Steve Wynn, resta ad oggi uno dei compagni d’avventura più cari di Griffin. Negli album pubblicati durante la loro attività (l’ep d’esordio”10-5-60”, “Native Son“ del 1984, la cui copertina si ispira a “Stampede” un album mai pubblicato dei Buffalo Springfield, “State of the Union “ del 1986 e il conclusivo “Two Fisted Tales “ del 1987) il gruppo dimostrò di saper scrivere buone canzoni e di trattare il passato come trampolino di lancio per il proprio stile. L’abilità di Sid Griffin ha fatto il resto per riportarli, appena gli impegni davano a tutti loro modo, insieme.
Ernesto de Pascale |
. |
. |