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Intervista a Roberto “Freak” Antoni e Alessandra Mostacci
di Giulia Nuti

In occasione della pubblicazione dell’album “ironiKontemporaneo” , recensito nel numero di Aprile 2005 del Popolo del Blues, Giulia Nuti ha intervistato gli autori Alessandra Mostacci (pianista e concertista di musica classica ) e Roberto “Freak” Antoni (musicista, giornalista, leader degli Skiantos e inventore del rock demenziale )

Come nasce l’idea di “IroniKontemporaneo”?
La musica contemporanea è l'ultima frontiera della sperimentazione musicale, irresistibile nella sua ricerca controcorrente e nella sua ruvida cacofonia. Avevamo in mente l'idea di un disco che prevenisse la "claustrofonia", che è la paura di essere rinchiusi in una stanza dove si suona musica contemporanea. In realtà bisogna dire che l'intero progetto parte dalla voglia di divulgare in spazi non deputati, i suoni, le composizioni e i compositori che hanno fatto la storia di questo genere musicale, da Satie a Stockhousen, passando per J. Cage, dunque fare ascoltare e spiegare la musica contemporanea nelle osterie, pub, discoteche, bar e simili dove siamo stati esibendoci in esecuzioni live.

Addentrandosi nel processo creativo: come nascono i brani del disco ? prima i testi, prima le musiche, dipende…?
Come avviene anche negli Skiantos, il processo creativo di Ironikontemporaneo è partito dal testo: prima le parole e poi, intorno a queste, la musica. Lo stimolo primo è dato dalla storia che si sviluppa attorno ad un tema, definendo un atmosfera, una suggestione e degli stimoli poi raccolti dalla musica. Quest'ultima è stata composta appositamente per il progetto Ironikontemporaneo da giovani autori, amici della pianista concertista Alessandra, ed allievi del padre, maestro Luigi Mostacci (per quarantanni insegnante al conservatorio di Bologna) al quale è dedicato l'intero disco cd.

“Largo all’avanguardia” per Freak è una frase che viene da lontano… quali sono, alla luce di questo disco all’attivo, le vostre opinioni e riflessioni sull’avanguardia?
Massimo rispetto per l'avanguardia che, come gia detto, rappresenta la punta più avanzata della ricerca della sperimentazione.



Tre album, o musicisti, di riferimento per ognuno di voi?
Per Freak "Sgt. Pepper - Beatles 1967 - Elettric Ladyland, J.Hendrix, tutto Edgar Varese. Per Alessandra tutto Mozart, Bach, Beethoven, Cage.

Una parte importante di “IroniKontemporaneo” sono anche le musiche dei giovani compositori che hanno contribuito al progetto. Come è stata questo tipo di esperienza lavorativa?
Una parte importante è rappresentata dalla realizzazione della traccia video, che si è rivelata indispensabile per comunicare la voglia di ironia che descrive molto bene la filosofia creativa di molti compositori contemporanea (vedi John Cage). La collaborazione con i giovani compositori si è rivelata del tutto spontanea perché questi hanno capito immediatamente lo spirito del cd.

Qual è stato l’episodio più divertente nel corso della stesura e registrazione del disco?
I due momenti più divertenti sono stati: l'apertura ovvero "La rivolta dei suoni" omaggio a John Cage, e la chiusura e cioè la traccia video conclusiva per pianoforte e violino "impreparato" . Per Freak è stato molto divertente realizzare "Gatto sul pianoforte" dove ha "suonato" e "miagolato" con molto gusto e piacere

Una domanda per Freak: da poeta, scrittore, codificatore e inventore del rock demenziale e mille altre esperienze di autore che hai all’attivo, qual è la caratteristica fondamentale secondo te che un buon testo deve avere?
Originalità della scelta degli argomenti trattati; approfondimento degli stessi argomenti, senza essere pedante; proporre punti di vista insoliti, non troppo già visti e sentiti, evitando la retorica come peste, cioè non appoggiarsi mai ai luoghi comuni; nel testo la rima baciata può aiutare (la memorizzazione) ma non è indispensabile, quindi non obbligatoria!

Una domanda per Alessandra: il mondo musicale da cui provieni è quello classico, a volte un po’ chiuso verso le contaminazioni e gli altri generi musicali. Con questo progetto abbiamo davanti la testimonianza di come da ogni universo musicale si possa invece trarre il meglio… Come consideri il rapporto tra la musica classica e gli altri generi o contesti musicali?
Effettivamente in conservatorio lo studio della musica si ferma ai primi del 900, saltando gli sperimentatori. Questo progetto mi ha fatto conoscere nuovi timbri sonori e mi ha insegnato una nuova libertà esecutiva al di là di schemi e obblighi interpretativi. Le tradizioni del conservatorio tendono a guardare con diffidenza alle bizzarre provocazioni della musica contemporanea.

“IroniKontemporaneo”, oltre alla valenza musicale e poetica, è un disco che porta con sé tante idee, creatività e significati. C’è - anche se non è detto che per forza ci sia - qualcosa che vi farebbe piacere comunicare con questo disco a chi lo ascolta?
Freak: l'apprezzamento per le soluzioni armoniche e melodiche meno scontate da parte dei compositori d'avanguardia che per loro regola evitano ritornelli banali e prevedibili. Per Alessandra: un invito ai giovani musicisti a non aver paura di non avvicinarsi alla musica sperimentale che può essere divertente e stimolante anche nell'esecuzione.

I vostri prossimi progetti?
Approfondire la ricerca nell'ambito in questo genere musicale che è molto vasto e variegato. Progetto: Stiamo raccogliendo nuove idee e nuove intuizioni per realizzare IRONIKONTEMPORANEO n.2, che dovrà essere naturalmente molto diverso dal primo, perché più proiettato verso musiche elettroniche con l'aggiunta di composizioni nostre originali, usando effetti propri e soluzioni del tutto insolite. Sarebbe prematuro anticipare i contenuti perché ancora in via di prova e sviluppo... sempre sperando di reperire produttori coraggiosi che sostengano l'iniziativa, come hanno fatto i fratelli Riva dell'agenzia Latlantide di Bergamo, che ci hanno concesso totale fiducia, senza mai interferire nel processo creativo.

Da autori di un progetto originale come questo, cosa consigliate a chi è giovane e si avvicina per la prima volta alla musica e ai dischi e si trova a muoversi in uno scenario musicale, come quello italiano, in cui non sempre il rapporto fra qualità e mercato è facile?
Consigliamo di non avere preconcetti, paure o soggezioni di qualunque tipo che possano inibire entusiasmi e voglia di fare, di impegnarsi nell'approfondimento di idee personali che non siano cloni o citazioni di progetti già detti visti e sentiti. In sostanza, avere il coraggio di rischiare in nome e per conto delle proprie passioni musicali.


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