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Alasdair Roberts - No earthly Man
(drag city)
Arcaic, Epic, Pastoral



Terzo album solista per Alasdair Roberts indicato dalla stampa britannica come il più serio ricercatore del folk britannico in circolazione. Già componente del gruppo scozzese Appendix out , Alasdair si era già fatto notare due anni fa con “farewell sorrow”, un disco che, ascoltato oggi soffre di una certa ridondanza strumentale se pur sempre elettroacustica. In “No earthly man “ prevale invece un forte senso di vuoto ed è quella la chiave vincente dell’intero disco che è composto da otto brani tradizionali di cui Roberts ci fornisce tutte le indicazioni necessarie nelle note di copertina. Anche questa volta il giovane artista è prodotto da Will Oldham che conferisce a tutto un sapore vagamente alternative country quasi a rendere contemporaneo (ma ce ne è sarà bisogno?) lo stile folk di Roberts e dei brani da lui scelti.
“No earthly man“ è un disco di gran rigore e si fa notare per questo; ha il tono del viaggio lento, di un mondo senza luce elettrica, prevalentemente oscuro ma ancora – forse proprio per questo, azzardiamo – assolutamente affascinante. Il disco di Roberts è anche un buon passaporto per andare all’origine del rapporto fra il folk americano delle montagne Appalachian e quello della terra d’Albione. Fra i dischi usciti negli ultimi anni di questo genere di folk così inalterato è quello che meglio impone una forte personalità e la scarsità degli strumenti usati esalta le qualità di “No Earthly Man “. Bellissimo il brano di apertura, “Lord Ronald” e quello che quello che chiude la prima facciata (la copia recensita è in vinile!) , “on the banks of red roses“. Il secondo alto è tutto un crescendo emotivi con il lungo brano d’apertura, “the two brothers“ a fare la parte del leone. Una sezione elettrica evidenza la vecchia ballata fratricida ma rimane sempre dentro gli schemi dell’orizzonte sonoro che Oldham ha pensato per questo disco, quasi implodendo.
All’album partecipa Isobel Campbell, ex Belle & Sebastian: al primo ascolto la sua partecipazione non ha il rilievo che affiora in successivi ascolti, indice di un raffinato lavoro d’insieme.

Ernesto de Pascale



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