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The Blind Boys of Alabama - Atom Bomb
(Realworld)
www.blindboys.com



Not their best but it works

Non è il loro miglior disco ma funziona. Per essere dei vecchietti non più di primo pelo i Blind Boys of Alabama hanno pur sempre qualcosa e la loro versione secolare del Gospel continua ad affannarsi ad essere contemporanea. Arrivano allora ad infarcire il repertorio “Spirit in the Sky “ e” Presence of the Lord “.Contribuiscono a testa alta Charlie Musselwhite all’armonica, David Hidalgo dei Los Lobos, Billy Preston, Michael Jerome. Il cd è caratterizzato da sei brani tradizionali che riportano i ragazzi non vedenti dell’Alabama i loro esordi, 65 anni fa. Pur se del gruppo originario è rimasto solo Clarance Fountain e gli altri sono solo dei sostituti, l’anima della loro musica non è cambiata. I Five Blind Boys of Alabama hanno fatto un bel servizio a molti, pensate Peter Gabriel, a Ben Harper che si era un po’ bevuto il cervello. In generale hanno svolto un bel servizio perché portando la loro storia popolare nella musica di consumo hanno ampliato i confini. A loro ha detto bene, ad altri, che ci avevano provato prima di loro è andata men bene (da The Voice of East Harlem ai Persuasions che hanno lavorato nel tempo con Zappa, Joni Mitchell, Paul Simon). Si sa però che la ruota gira così. Lo dice ance una canzone, forse la più bella, di questo nuovo disco, ”Demons “ di Bill Withers. Loro hanno fatto la loro parte e questo album, pur se non fondamentale, vale l’acquisto per rispetto, stima e fiducia. Senza dimenticare che siamo comunque due spanna sopra la normalità.

Ernesto de Pascale

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