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Caravan Better by far
(1977 ristampa Eclectic, 2005)
www.eclecticdiscs.com
Siamo abituati a concepire I Caravan come un gruppo sospeso tra il progressive melodico e il Canterbury sound, forse il gruppo in assoluto migliore in questo tipo di fusione, con un sound unico e capolavori all’attivo come i loro primi tre album (pubblicati tra il ’68 e il ’71).Nel 1977 il clima dagli inizi era notevolmente cambiato. I Caravan affrontavano un periodo tanto positivo per l’attività - molto intensa - dal vivo, quanto negativo per i continui cambi di formazione che si abbattevano sulla band. Better by Far risente notevolmente di questi cambiamenti, ed è un album radicalmente diverso da tutto ciò che dai Caravan ci si poteva aspettare, uno dei motivi forse questo dello scarso successo che l’album ottenne allora. Cambiamento importante a livello di line up è l’ingresso dello straordinario violista, tutt’ora in formazione e presente nel più recente album della band , The Unauthorised Breakfast Item (Eclectic, 2004), Goeffrey Richardson. Fondamentale dal punto di vista della sonorità e dello stile del disco è invece la collaborazione con il produttore Tony Visconti, già produttore di “Low” di David Bowie e desideroso di un rinnovamento nelle sonorità del gruppo. Le sue scelte artistiche hanno avuto grande - se non totale - influenza nel risultato finale di questo disco. Better By Far è un album molto più pop e funky rispetto alla produzione “classica” dei Caravan, con brani dalle strutture più rigide, con canzoni nel senso più stretto del termine e a tratti con un appeal da classifica (Feelin’ Alright, Behind You, la dolce e per molto tempo rimasta nel repertorio dal vivo del gruppo Better By Far). Le sonorità e gli effetti su viola e batteria, così come l’uso di certi timbri anticipano sonorità che avrebbero trovato negli anni ’80 massimo impiego. Tutto ciò non vuol dire che Better By Far sia un brutto album, anzi. Per certi aspetti è decisamente valido , coinvolgente e con ottimi brani specialmente nella prima parte. Ma i Caravan di Better By Far sono molto, forse troppo diversi da loro stessi. L’insuccesso di allora non fu quindi ingiustificato, visto che l’album per il pubblico è, e fu, difficile da recepire e soprattutto da inquadrare. Better By Far resta un esperimento, un assaggio di ciò che i Caravan sarebbero potuti essere se avessero percorso altre strade. E non sarebbe stato male, ma di certo sarebbe stato peggio e non così innovatore e spericolato come è stata per fortuna! - la loro vena progressive.
Giulia Nuti
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