No sex, No lies but lots of video tape… Steven Soderbergh captures Yes during their tour across the States and Canada in the mid-eighties
Che strani gli anni ’80. Così inconfondibili e codificati eppure capaci di eccezioni davvero incredibili come nel caso della rinascita artistica degli Yes con l’album ‘90125’ e con il top single ‘Owner Of A Lonely Heart’. Mai la musica del gruppo è stata sobria seppur complessa, mai così poco auto celebrativa e invadente. Certo il look dei cinque musicisti è tanto variopinto quanto inguardabile e drammaticamente datato, ma la musica è fresca e libera dai fantasmi del passato.
Le interviste ai protagonisti contenute nel DVD confermano questa ritrovata coesione e freschezza aggiungendo particolari curiosi come l’esperienza del trio XYZ che vedeva coinvolti Chris Squire, Alan White e Jimmy Page o l’outing di Jon Anderson che ammette di essersi sentito il leader indiscusso della band negli anni passati e di aver tentato di far valere la sua opinione con molta poca discrezione.
Steven Soderbergh, il regista del film concerto, non ancora salito alla ribalta con il film ‘Sesso, Bugie e Videotape’, riesce a trasmettere sia con le immagini del live che con il documentario ‘Access All Areas’, la rinata armonia della band che scherza, ride e riesce a non prendersi troppo sul serio sia prima che dopo lo show. Con questa testimonianza live una delle più gloriose progressive band inglesi si dimostra capace di mantenere il proprio nome senza aver paura di provare nuovi percorsi musicali e di andare avanti, di progredire. Peccato che “l’idillio” durerà solo pochi anni.
Jacopo Meille
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