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Ernesto Bassignano - Trend e Loden


Dalla fortunata trasmissione di radio1
"Ho perso il trend"
un interessante vocabolario dell'Italia che (non) cambia
Ernesto Bassignano - Trend e Loden
(Ed.Garzanti)
11,50 Euro
www.ernestobassignano.com


"Meocci: Meocci chi?"

Ora, il dottor Meocci è il direttore generale della Rai, "Ho perso il Trend" condotta da Ernesto ”Bassinger” Bassignano ed Ezio ”clamoroso al Cibali” Luzzi va in onda su Radio1 (Rai anch'essa) dalle 15.00 alle 15.30. Si presupporrebbe una certa attenzione da parte dei due alla massima carica dell'azienda che li da in pasto al pubblico dal lunedi al venerdi e invece niente, anzi le prese in giro che i due si permettono nei confronti della Rai e non solo sono spesso brucianti, rette dall'eterno dualismo destra-sinistra genetico di noi italioti che fa del programma uno dei più seguiti della prima rete di RadioRai. Va detto che è anche uno dei più scaricati in podcast (più di 8.000 al giorno) dal portale Rai.

"Grasso Aldo: Superbo, mitico, inarrivabile massmediologo che nel 2002 ci scoprì e ci volle bene al punto di spendere (cosa unica per la radio) ben due pagine a colori con foto per definirci (bontà sua) I PIU' BRUTTI DELLA RADIO (è vero...n.d.r.)
E questo, Bax, solo perchè una volta lo soprannominai amichevolmente Checco...e...pensare che per un anno è stato direttore della radiofonia e quindi il mio direttore...
Lux, non dimentichiamoci che però, alla fine del peana dedicatoci con tanto amore,il mitico professore metteva la penna avanti dicendo, fra l'altro: la loro bruttezza sfiora il sublime!”

Il libro di Ernesto Bassignano che di "Ho perso il Trend" è l'autore propone un vocabolario pieno di modi di dire,nomi di persone,fatti e stranezze dell'Italia dal 1999 ad oggi senza tralasciare praticamente nulla rimanendo rispettoso del mezzo radiofonico di cui il libro è emanazione diretta anche facendo attenzione a quella che è la originalissima colonna musicale del programma,sapientemente scelta dal regista Alex Messina e riportata alla fine con una lista di brani. Non solo,altra appendice infatti è costituita dall'elenco di tutti i personaggi (veri o inventati) che giornalmente intervengono in trasmissione dando l'atmosfera e il senso del libro.
Parliamone con l'autore che,lungo e grifagno,si profila all’orizzonte...ne ha di cose da dirmi,anche del suo passato.

D. Intanto il presente : come mai questo libro?

R. L’idea è stata della casa editrice,è una specie di “garzantina”. All’inizio non sapevo bene coma farlo,ma loro sono dei furboni e mi hanno suggerito questa veste di vocabolario. Oliviero Ponte di Pino,il direttore artistico della Garzanti, ha avuto l’idea e un giorno con molta delicatezza mi ha chiesto se avevo conservato i copioni,gli appunti del Trend,mi ha spronato a lavorarci sopra ed ecco il libro. Ho messo tutto in ordine alfabetico,che siano animali,che siano uomini,posti,fatti,frizzi o lazzi. 400 voci in tutto che sono lo spaccato dell’Italia vista dal Trend.

D. Nel programma c’è molta attenzione alla musica,ogni anno siete sponsor del Festival di Recanati e le canzoni che programmate si discostano dalle solite che si sentono nelle playlist radiofoniche

R. Sono le canzoni della mia epoca e quelle più vicine al cabaret. Ho rifiutato di seguire una playlist anche perché la musica è una delle “cifre” della trasmissione,serve a far capire un’atmosfera che è quella che voglio ricreare negli ascoltatori. Sarebbe stato bello accludere al libro un cd con alcune delle canzoni ma sembra fosse molto complicato…

D. E’ anche un retaggio del tuo passato da “cantautore di lotta”…?

R. Ne ho fatte tante e di tutti i colori anche se come musicista mi conoscono veramente in pochi. Nel ’68 facevo la canzone di lotta con Volontè in teatro però scrivevo da sempre delle cose mie,risultato dell’amore per Tenco e compagnia bella. Arrivo alla Rca,conosco Baglioni alle prime armi,faccio i primi provini ma non se ne fece niente perché ero troppo politico,continuai a cantare canzoni di lotta insieme alle mie “Tencate” al Folkstudio ma proprio il voler fare tutte e due le cose mi tagliò le gambe. In Italia o sei Pietrangeli o sei De Gregori,fare tutte e due non è permesso…Alla fine non sei niente,ne carne né pesce. Comunque chi vuole scoprirmi anche in questa veste vada al mio blog ernestobassignano.com,lì c’è tutto e vi aspetto numerosi!


Alessandro Mannozzi

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