Con la chicagoana Azita Yossef è evidente, sin dalle prime note, che l’incontro musicale lascerà un segno. La ragazza è un talento e appartiene a una razza cantautorale a cui ascrivere, ad esempio, Laura Nyro, alla quale la Youssef lontanamente assomiglia per ampiezza armonica e tessitura melodica.
Anche quando è il momento di mettere in musica per un’opera teatrale, è il caso di questo piccolo “Details from the Mountain Side “ di Brian Torrey Scott, solo cinque brani sul ritorno a casa di un uomo a cui andrà tutto male, Azita si muove nelle sabbie mobili per scelta e mai per caso.
La pianista/cantautrice, allora, noterete, si impegna a fondo - con il suo stile angolare e mai delimitato da semplici geometrie - a comporre decontestualizzando metriche e pattern ritmici e/o armonici. E lì dove è più semplice allontanarsi dalla strada maestra dell’armonia pop, la Youssef è brava anche ad uscire vincitrice da sfruttate formule ritmiche sentite e risentite.
“Details from the Mountain Side” diventa allora un tassello in più per non stare lontani da una musicalità affascinante e da una personalità tutta ancora da scoprire e indagare. Pur nella non essenzialità dell’offerta questo extended play cd diventa allora un arnese in più per scavare nel suo intimo, quello che lei vomita nelle canzoni ad ogni misura.

Ernsto de Pascale